Scheda film

Regia: Claudio Risi
Soggetto e Sceneggiatura: Gianluca Bomprezzi, Edoardo Falcone, Massimo Boldi
Fotografia: Gian Lorenzo Battaglia
Montaggio: Mauro Bonanni
Scenografie: Serena Alberi
Costumi: Giuseppe Tramontano
Musiche: Roberto Colombo
Italia, 2011 – Commedia – Durata: 110′
Cast: Massimo Boldi, Anna Maria Barbera, Biagio Izzo, Paola Minaccioni, Massimo Ceccherini, Enzo Salvi, Rocco Siffredi
Uscita: 21 ottobre 2011
Distribuzione: Medusa Distribuzione

 Matrimonio in formato cinepanettone

Massimo Boldi ci riprova con l’ennesimo matrimonio, questa volta nella bellissima scenografia di Parigi insieme ad un cast di volti noti che non si stancano di passare da un set all’altro, da una commedia all’altra, portandosi sempre dietro il proprio , discutibile, personaggio.
Lorenzo (Boldi) è il classico imprenditore polentone, che vende su TeleLecco Sat (sua emittente privata) una serie di attrezzi e elettrodomestici che fa credere indispensabili al suo pubblico. È circondato dal socio (Massimo Ceccherini) che sogna di avere un inconto passionale con la moglie di Lorenzo, e dalla moglie stessa, Elvira (Paola Minaccioni), che suggerisce al marito i modi migliori per evadere le tasse.
Gennaro (Biagio Izzo), ufficiale della guardia di finanza, è un irreprensibile cittadino, ligio al dovere e al rispetto delle regole, con una moglie travolgente, tale Costanza (Anna Maria Barbera), che gestisce un negozio di intimo nella assolata e pittoresca Napoli.
Le due famiglie si incontrano su un treno diretto a Parigi, dove i rispettivi figli, compagni di camera e di studi all’Istituto di Arte e Design di Parigi, stanno per diplomarsi. Equivoci e scambi di persone porteranno i personaggi ad intrecciare le loro vite, con tanto di ricatti, tentati tradimenti, scherzi, appuntamenti al buio e minacce di arresto per evasione.
Inutile dire che si tratta della solita commedia pre-natalizia, dopo il divorzio Boldi–De Sica, che mette insieme un’accozzaglia di battute e un po’ di sana attualità, ovvero i riferimenti agli evasori ed ai paradisi fiscali che tanto sono di moda nel nostro Paese.
Il tentativo iniziale di introdurre una trama che vorrebbe avvicinarsi in modo un po’ grossolana alla contemporaneità, viene immediatamente soppiantato dalla riabilitazione del solito accavallamento di situation (non) comedy che ormai siamo abituati a vedere. Matrimonio a Parigi dovrebbe essere una commedia di evasione, ma sinceramente mi chiedo che tipo di evasione possa mai regalare al pubblico, se non le solite, banali, scontate e già viste scenette volgari che, purtroppo rappresentano bene la situazione dell’Italia di oggi. La pellicola meriterebbe di essere vista anche solo per la bonus scene con protagonisti Rocco Siffredi e Massimo Ceccherini che riescono a strappare qualche vago sorriso.

Voto: ½

Giada Valente