con Sunny Suljic, Lucas Hedges,, Katherine Waterston, Na-Kel Smith, Olan Prenatt. USA – Opera prima, Prima europea

Uno dei film piu attesi della Berlinale 2019. I film di skateboarding sembrano aver assorbito l’estetica dello skateboard stesso: anarchico, senza emozioni, senza direzione, il tipo di attività in cui è importante mascherare il dolore se cadi pesantemente sull’asfalto, anche se il dolore è notevole. Si è creato nel tempo uno stile distinto nel corso degli anni, a partire dalla metà degli anni ’90, in effetti: una sorta di produzione cinematografica quasi artigianale, con stile indie. Per il suo film d’esordio come sceneggiatore-regista, il trentacinquenne Jonah Hill ha escogitato un film compiuto e godibile in questo stile, quasi un pastiche, su un mondo molto maschile come tipico di questi film. A suo modo è un film per adulti. Stevie (Sunny Suljic) è un dodicenne di Los Angeles degli anni ’90 di una famiglia infelice. Vive con la sua madre single Dabney e il suo fratello maggiore  Ian – un Lucas Hedges atipicamente brutale – che opprime Stevie con i pugni che Hill mette in moto usando magistralmente la colonna sonora.
Mid90s è un film in due tradizioni distinte: c’è la retorica di qualcosa come il film di metà degli anni ’90 Kids, diretto da Larry Clark e scritto da Harmony Korine o film di Gus Van Sant come Paranoid Park e mostra come i pattinatori debbano essere la famiglia alternativa di Stevie, e quando il suo fascino e il suo coraggioso skating lo fanno accettare da questi fantastici ragazzi di cinque anni più grandi, provoca una rivalità tra fratelli con Ruben, un’invidia peggiorata dal suo precoce successo con una ragazza molto più anziana. Ray è il leader di fatto del gruppo, e quando sembra slealmente allontanarsi da loro per alcuni skater più anziani, crea qualcosa di simile a un vuoto di potere. Ovviamente, e forse anche meno consapevolmente, Mid90s fa parte di un’altra tradizione simile a Scorsese Mean Streets (1973) e oltre: la storia di un gruppo di giovani catturati in un momento di intensa amicizia quando la gioventu sta per sparire per sempre. Hill è attento ai dettagli retrò osservati con dovizia di particolari, e talvolta questo può risultare un po ‘pesante. Ian doveva davvero indossare la maschera di Bill Clinton? Questi sono i momenti in cui Mid90 inizia a sembrare un progetto di laurea per la scuola di cinema. Impressionante, però. Il film è piu riuscito quando passa al registro leggero e disincantato rispetto a quando punta sulla grevità. Alla sua celebrazione del 18 ° compleanno, Ian rifiuta ostentatamente di ringraziare Stevie per il suo regalo. Quasi per caso, in sostanza Stevie sta ricevendo una sorta di educazione un iniziazione alla vita adulta. Il meglio è passato e ora arrivano la responsabilità e i doveri. Ma non pensiamoci troppo e godiamoci questo bellissimo affresco di Hill su una gioventu che non torna piu!

Voto 7

Vito Casale