Polonia / Gran Bretagna / Ucraina
di Agnieszka Holland (Spoor, Europa Europa, Angry Harvest)
con James Norton, Vanessa Kirby, Peter Sarsgaard
Mr Jones di Agnieszka Holland è un film audace. Lo sceneggiatore Andrea Chalupa è stato ispirato da suo nonno a scrivere questo dramma schietto sulla carestia genocida di Stalin, e il coraggioso giornalista gallese Gareth Jones che l’ha portata all’attenzione del mondo negli anni ’30. Ciò nonostante i pericoli personali nel viaggiare lì di nascosto – e il disprezzo del corrispondente del New York Times a Mosca, Walter Duranty, un uomo che ai posteri è risultato molto modesto. James Norton si esibisce in una muscolosa interpretazione di Jones, l’intellettuale idealista e uomo d’azione , a cui piace recitare il poema gallese medievale La battaglia degli alberi. Peter Sarsgaard è Duranty e Joseph Mawle ha un cameo ricorrente come George Orwell, che si diceva ispirato al lavoro di Jones e che avrebbe anche potuto chiamare “Mr Jones”, anzichè l’ultra celeberrimo “La fattoria degli animali”. “Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri” la famosa frase di Orwell riecheggia per tutta la durata del film e la Holland è bravissima nel farla emergere in ogni fotogramma, con grande classe.
Jones e Orwell non sembrano essersi incontrati di persona, ma il film immagina un incontro a pranzo, basato sul fatto che hanno condiviso un agente letterario londinese: Leonard Moore. Il film inizia lentamente, anche senza molte apparenti pretese, mentre il giovane Jones – avendo già fatto un’ intervista a Hitler – usa i suoi contatti del governo di Londra con David Lloyd George per ottenere i permessi ufficiali per viaggiare in Unione Sovietica, in missione per intervistare Stalin e scoprire la verità sulla colossale espansione economica dell’URSS e sul suo piano quinquennale apparentemente trionfante. Inizialmente, Jones è limitato a Mosca. Ma poi scappa per fare un viaggio pericoloso e non ufficiale in Ucraina, dove inizia il suo incubo. All’inizio, il film è stranamente simile a il Terzo Uomo, ma alla fine è più simile a Cuore di Tenebra o meglio Apocalypse now.
Quando Jones arriva nei desolati e nevosi deserti dell’Ucraina orientale, scopre la verità su ciò che sta facendo Stalin – e forse il fatto che questo non sia ancora ben noto aumenta l’orrore. C’è una scena inquietante in cui Jones si confronta con cinque bambini piccoli nei boschi innevati che gli cantano una canzone inquietante su Stalin e su quanto siano freddi, affamati e ciononostante leali.
La fame imperversa ovunque ma finalmente una famiglia dalla faccia magra condivide la cena con lui, che si rivela essere il peggior orrore di tutti. Il film parla in parte dell’incubo personale di Jones che non fu minimamente creduto ma anzi osteggiato dai suoi stessi connazionali per evidenti ragioni politiche viste le dinamiche che portaro anglosassoni e sovietici ad essere nemici e alleati nel corso del 900 a seconda delle convenienze del momento.
Il film ha una vera storia da raccontare – una storia che non è ancora stata raccontata abbastanza – e un personaggio unico, avvincente con cui raccontarla. Un film potentissimo ed evocatore assolutamente da non perdere! Ottima selezione della Berlinale 2019.
Voto 7
Vito Casale