Scheda film
Regia, Soggetto, Sceneggiatura e Cast: Eleonora Danco
Fotografia: Daria D’antonio
Montaggio: Desideria Rayner, con la collaborazione di Maria Fantastica Valmori
Costumi: Alessandro Lai
Musiche: Markus Acher
Suono: Adriano Di Lorenzo e Maurizio Argentieri
Italia, 2014 – Docu-fiction – Durata: 80′
Uscita: 19 marzo 2015
Distribuzione: Bibi Film
Sale: 2
L’incapacità di essere normale
Un’anima in pena (Eleonora Danco) si aggira di bianco vestita per Roma e Terracina. In alcune situazioni è in pigiama ed ha con sé un letto, come rifugio da questo mondo ormai troppo difficile, in altre tiene in mano un piccone, per attaccarlo o forse ancora difendersi da questo mondo ormai troppo complicato. Tra ricordi ed interviste al padre, a parenti ed a ragazzi della periferia romana seguiamo il suo viaggio, in realtà senza una vera e propria meta…
N-Capace è senza dubbio una delle opere più originali – verrebbe voglia di usare l’abusato “fresche” – ed incisive viste degli ultimi tempi in Italia. Ed anche una delle più divertenti, con battute come “Ma se a uno poi da grande gli vanno male le cose e porta i regali della Prima Comunione al Banco dei Pegni, è peccato?”.
Il film si colloca a metà tra il primo Moretti di Io sono un autarchico e quello più recente di Caro Diario ed ancora gli esperimenti di “Cinico-TV” firmati Ciprì & Maresco. Docu-fiction immersa tra realtà e finzione e pure backstage, ma assolutamente scritta e pochissimo improvvisata, in cui ogni quadro, ogni dichiarazione degli intervistati, ogni frammento filmico va visto come una vera e propria performance, che esprime il giudizio sugli argomenti più disparati: Dio, il sesso, la morte, la famiglia. Morettiana per curriculum (una piccola partecipazione ne La stanza del figlio e la produzione da parte di Angelo Barbagallo, ex socio di Nanni), Eleonora Danco è infatti un’apprezzata attrice e performer, che nei suoi spettacoli pluripremiati esprime “un teatro fisico, d’impatto e tensione, dove corpo e testo si fondono in un’unica espressione”, con una scrittura che “oscilla tra prosa e slang, dramma e comicità”.
N-Capace, possibile doppio senso tra un “incapace” in dialetto laziale e un capace “n” (=infinite) volte, quasi quel “potrebbe ma non si applica” che tanti si sono sentiti dire a scuola dai professori si ispira, per dichiarazione della stessa autrice, alla pittura di De Chirico e di Giotto ed a Buñuel ed al Surrealismo (si vedano le tute da astronauta indossate dal padre e dalla badante: due alieni!). E procede, al contempo onirico e realista, grazie al valido sostegno delle splendide musiche elettroniche del maestro Markus Acher, che ha ben saputo “rendere ed esaltare la tensione e l’emozione” desiderate.
Tra passato e presente, tra giovinezza (Terracina) ed età adulta (Roma), tra il brutto che avanza ed il bello che cede sotto i suoi passi, N-Capace dando un lucido ritratto dei nostri tempi riesce anche a commuovere, come nell’intervista alla giovanissima ragazza che dichiara davanti alla macchina da presa l’amore per la sua altrettanto giovanissima compagna. Un film che è una vera gioia per le orecchie, gli occhi ed il cuore, premiato con due menzioni speciali (una della giuria al film ed un’altra ai personaggi intervistai) e designato “Film della Critica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
RARO perché… è un piccolo gioiello!
Voto: 8
Paolo Dallimonti