Scheda film
Titolo originale: Never let go
Regia: Alexandre Aja
Soggetto e Sceneggiatura: KC Coughlin e Ryan Grassby
Fotografia: Maxime Alexandre
Montaggio: Elliot Greenberg
Scenografie: Jeremy Stanbridge
Costumi: Carla Hetland
Musiche: Rob
Suono: Ken Yasumoto
USA/Canada/Francia, 2024 – Horror – Durata: 101′
Cast:
Halle Berry, Percy Daggs IV, Anthony B. Jenkins, Matthew Kevin Anderson, Christin Park, Stephanie Lavigne, Mila Morgan
Uscita in sala: 10 ottobre 2024
Distribuzione: Notorious Pictures

Il sonno della magione genera mostri

Una casetta di legno in una foresta piena di mostri. Tre persone compongono a famiglia che vive ai limiti del male. Una madre (interpretata da Halle Berry), che già da sola fa un po’ paura, e i suoi due figli che conducono le proprie esistenze seguendo le sue regole. Sono molte le regole per sopravvivere a quei mostri del bosco ma c’è ne è una fondamentale, mai uscire dalla casetta senza una corda a cui legarsi. Il male vuole interrompere il legame fra le persone e la casa che quindi ha una forza protettiva notevole. Ma, quando il cibo comincia a scarseggiare e la situazione si fa via via più complicata da sostenere, i bambini, uno in particolare, cominciano a dubitare che le regole siano giuste e soprattutto che quelle forze del male esistano davvero.,..

In un’idea di tensione costante in cui le trappole scattano ogni volta che uno provi abbassare la guardia, potrebbe anche starci un film come questo che ricorda, tra gli altri, The village ed il neonato cinema di Jordan Peele, in particolare Noi. Ma gli effetti sonori, i mostri, realizzati bene, e la tensione finale non sono forse sufficienti per seguire la storia fino alla fine. Anche perché il plot twist fondamentalw, per quanto relativo, è abbastanza telefonato e gira sostanzialmente intorno alla questione: i mostri esistono veramente o sono soltanto nella mente di chi li vede. Anche se, giustamente, non tutto verrà completamente chiarito, lasciando un alone di mistero irrisolto. Tuttavia, non mancano alcuni spunti interessanti e, soprattutto, qualche colpo di scena che tiene inchiodati alla poltrona. Nel complesso però da un regista come Alexandre Aja, che si è comunque aggiunto al progetto all’ultimo, ci si sarebbe atteso uno sviluppo narrativo più intenso, sfumato e drastico.

Voto: 5/6

Fulvio Caporale