Scheda film
Titolo originale: Jipuragirado jabgo sipeun jibseungdeul/Beasts clawing at straws
Regia e Sceneggiatura: Kim Yong-hoon
Soggetto: dal romanzo “Waranimosugaru Kemonotachi” di Keisuke Sone
Fotografia: Kim Tae-sung
Montaggio: Han Mee-yeon
Musiche: Nene Kang
Suono: Kim Byung-in
Corea del Sud, 2020 – Thriller/Poliziesco – Durata: 108′
Cast: Jeon Do-yeon, Jung Woo-sung, Sung-Woo Bae, Yuh Jung Youn, Shin Hyon Bin, Man-sik Jeong, Jin Kyung
Uscita in sala: 15 settembre 2022
Distribuzione: Officine Ubu
Per un pugno di won
Un umile inserviente, costretto a prendersi cura della madre malata, trova una borsa piena di soldi in un armadietto della sauna dove lavora. Ignora però come dietro alla borsa si nasconda un intreccio di storie di spietati malviventi: un doganiere indebitato, un feroce strozzino, un’astuta truffatrice, una giovane escort con un marito violento e un immigrato illegale si danno la caccia nel tentativo di mettere le mani sul denaro. Tra omicidi, tradimenti, colpi di fortuna e sfortuna, i loro destini beffardi s’incrociano, cacciandoli in guai sempre più profondi, in un disperato gioco senza esclusione di colpi…
Thriller tesissimo, tratto dal romanzo “Waranimosugaru Kemonotachi” di Keisuke Sone, che segna l’esordio alla regia di Kim Yong-hoon, qui anche sceneggiatore, Nido di vipere si articola in cinque capitoli e gioca in maniera deliziosamente disonesta sui piani temporali, partendo dalla fine per poi tornarci in chiusura d’opera, con un beffardo e circolare finalissimo. Sorta di metafora sull’avidità umana e pervaso da un cinico e sinistro sense of humour, il film è attraversato da personaggi simbolici, se non stereotiparti, ma tutti ampiamente sgradevoli, con i quali è difficile empatizzare: anche perché nel momento in cui ne possiamo eventualmente scegliere uno per cui parteggiare, eccolo tirare fuori dal cilindro un motivo per schifarlo.
Altro grande protagonista di Nido di vipere è il Destino: sotto forma di fortuna o sfortuna – memorabile la storia delle sigarette “Lucky Strike”, davvero poco affidabili – governerà le vicende di ognuno dei protagonisti lungo il travagliato palcoscenico della vita.
Tra Tarantino e i fratelli Coen, le storie di Nido di vipere sconfinano anche nell’horror, a voler sottolineare la cupidigia e l’indifferenza umane, in un contesto molto occidentalizzato e quindi universale, pur svolgendosi nella singola location della cittadina portuale di Pyeongtaek.
Brillano infine nel cast corale la bellissima Jeon Do-yeon, premiata come Miglior Attrice a Cannes 2007, qui nel ruolo diYeon-hee, e la più matura Youn Yuh-jung, Premio Oscar per Minari, nei panni della saggia Soon-ja.
CINEMARARO perché… è un piccolo gioiello di tensione e costruzione della messinscena.
Voto: 7
Paolo Dallimonti