Scheda film

Regia: Jaume Collet-Serra
Soggetto: John W. Richardson e Chris Roach
Sceneggiatura: John W. Richardson, Chris Roach e Ryan Engle
Fotografia: Flavio Martínez Labiano
Montaggio: Jim May
Scenografie: Alec Hammond
Costumi: Catherine Marie Thomas
Musiche: John Ottman
Suono: Danny Michael
G.B./Francia/USA, 2014 – Thriller – Durata: 106′
Cast: Liam Neeson, Julianne Moore, Scoot McNairy, Michelle Dockery, Nate parker, Corey Stoll, Lupita Nyong’o
Uscita: 8 maggio 2014
Distribuzione: Buena Vista Italia
Sale: 33

 Sull’ali minate

I film (di genere thriller) ambientati su un aereo non si contano ormai più: dalla serie Airport alla relativa saga parodistica de L’aereo più pazzo del mondo, arrivando a Air force one, Red eye e Flightplan – Mistero in volo, ogni velivolo è il luogo claustrofobico per eccellenza, perfetta dimora della suspense e già fonte di ansie “al naturale”, poiché immerso praticamente nel vuoto. Solo Sir Alfred Hitchcock non si fece tentare, privilegiando invece luoghi ugualmente confinati come treni e zattere e promuovendo l’aereo a pericoloso nemico da combattere in una celeberrima scena di Intrigo internazionale.
Qui Bill Marks (Liam Neeson) è uno sceriffo federale aereo, stanco e dedito all’alcol. Imbarcato su un volo partito da New York alla volta di Londra, inizia a ricevere sul suo smartphone attraverso una rete protetta dei messaggi da uno sconosciuto che minaccia di uccidere ogni 20 minuti una persona delle 150 a bordo, se non verranno depositati altrettanti milioni di dollari su un conto bancario. Determinato a proteggere i suoi passeggeri, Bill scoprirà presto di essere incappato in una trappola molto più grande di lui…
Jaume Collet-Serra prova una nuova declinazione del thriller, dopo la variante morboso-infantile di Orphan, percorrendo una strada simile alla sua precedente fatica Unknown – Senza identità, di cui mantiene anche il protagonista, il duro irlandese Liam Neeson, ormai avvezzo ad ogni serie di brutali aberrazioni dopo i due Taken ed anche stavolta incastrato in un complotto. Purtroppo il regista spagnolo non aggiunge nulla di nuovo al sottogenere in questione, se non un pizzico di post-11 settembre (il killer addurrà come motivazione proprio una vendetta nei confronti del fallimento della sicurezza aerea in quel tragico frangente) ed un blando aggiornamento 2.0 a base di messaggi via telefono cellulare riportati sotto forma di didascalie in sovrimpressione per farli leggere anche a noi spettatori. Collet-Serra è tuttavia molto bravo, grazie al montaggio alternato curato da Jim May, a far aleggiare i sospetti su tutti, nessuno escluso, compresa la dolce e sempre sensuale Julianne Moore, mentre dirige ogni indizio contro il malcapitato protagonista, quale compimento di un progetto di studiata rivalsa. La tensione rimane alta a lungo, anche se a metà, arrivando a farci dubitare di ogni personaggio, latita un po’, fino al finale letteralmente esplosivo come da copione.
Nulla più di un compitino ben interpretato e ben eseguito da vedere per qualche brivido refrigerante in previsione dell’estate.
RARO perché… sarà rimasto fuori dai listini del distributore per eccesso di titoli. 

Voto: 6

Paolo Dallimonti