“Non uno più di meno” di Zhang Yimou offre una rappresentazione realistica della povertà nella Cina rurale, ma è egualmente un film con una dimensione comica particolare. Comincia con un tono di delicato divertimento, dove l`eroina tredicenne diventa l’ insegnante peggio equipaggiata nella storia dell’educazione e termina con ironia quando lei si trasforma accidentalmente in un celebrità della TV. Durante, “Non uno più di meno” è una storia che parla di quella parte lasciata indietro dall’esplosione dell’economia della Cina contemporanea.
Questo racconto d’un`impossibile odissea di una giovane maestra alla ricerca d’un alunno perso unisce tecnica e tema in un realismo che va oltre i clichés “del film del villaggio.” per creare un’opera la cui umanità è irresistibile, persino gioiosa, accessibile.
La storia. L’ insegnante Gao ama gli allievi della scuola del suo villaggio rurale ed è dedito ad istruirli nella speranza di futuri migliori per loro. Quando è chiamato per un mese al capezzale della madre gravemente malata, il sindaco del villaggio chiama come rimpiazzo l`inesperta tredicenne Wei Minzhi, non senza preoccupazione del maestro. L`insegnante non può sopportare il pensiero di perdere altri allievi: ne ha già persi dodici in un logorio sempre crescente e promette a Wei 10 yuan supplementari se riuscira` ad assicurargli al suo ritorno lo stesso numero – ce ne saranno non uno di meno-. La difficile missione di Wei per compiere il desiderio dell’ insegnante Gao e la sua preoccupazione per il benessere dei bambini sono il motore della storia.

Meglio conosciuto per splendidi melodrami come Ju Dou (1990) e Lanterne rosse (1992), Zhang ha gia` affrontato con successo il neo-realismo con la storia di Qiu Ju (1993). Anche se Gong Li (la partner del regista all`epoca e l`attrice principale delle sue prime sei pellicole) interpreta una moglie testarda, Zhang ha principalmente lavorato con locali non professionisti e frequentemente li ha filmati ad una distanza con le macchine fotografiche nascoste alla ricerca di verosimiglianza.

Ha ripetuto questo metodo anche con Non uno di meno, questo volta lavorando esclusivamente con non-professionisti, che essenzialmente recitano se stessi, mantenendo per altro I propri nomi. Tra di questi Wei Minzhi e` la giovane insegnante, Zhang Huike l`undicenne dispettoso che e` scappato via per ottenere un lavoro con cui sostenere la sua famiglia piena di debiti e Tian Zhenda il sindaco, meno interessato allo svuotamento della sua scuola che la sua supplente teenager.
Il film ha vinto il Leone d`oro all`ultimo festival di Venezia bissando il successo ottenuto dal regista con “La storia di Qiu Ju” nel 1992.

Giudizio 4 su 5

Alessandro Righini