Scheda film
Regia: Joseph Kosinsky
Soggetto: dal fumetto di Joseph Kosinski e Arvid Nelson
Sceneggiatura: Joseph Kosinski, Karl Gajdusek e Michael Arndt
Fotografia: Claudio Miranda
Montaggio: Richard Francis-Bruce
Scenografie: Darren Gilford
Costumi: Marlene Stewart
Musiche: Anthony Gonzalez, M.8.3 e Joseph Trapanese
USA, 2013 – Fantascienza – Durata: 126‘
Cast: Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau, Melissa Leo, Zoe Bell
Uscita: 11 aprile 2013
Distribuzione: Universal Pictures
Tom Cruise combatte per difendere il ricordo del nostro Pianeta
Anno 2077: Jack Harper è uno degli ultimi riparatori di droni operanti sulla Terra ormai completamente evacuata. Prima di abbandonare il pianeta deve recuperare dalla superficie terrestre le ultime risorse vitali, devastata da anni di guerra contro una spaventosa minaccia aliena che divorano tutto ciò rimane. Giunto quasi al termine della sua missione, Jack raggiungerà gli altri sopravvissuti su una colonna lunare distante da quel mondo ormai distrutto, che un tempo è stato la sua casa. Ma tutto cambia quando durante una perlustrazione, l’uomo salva una bella sconosciuta precipitata da una navicella. L’arrivo di questa donna sconvolgerà gli eventi e metterà in discussione tutto ciò in cui Jack aveva creduto fino a quel momento.
Tom Cruise veste per l’ennesima volta i panni dell’eroe senza macchia e paura nel thriller fantascientifico Oblivion, diretto da Joseph Kosinski, regista famoso per il grande successo di box office Tron: Legacy. Un uomo tormentato da alcuni sogni che somigliano sempre più a dei ricordi, di un passato che non sapeva di avere vissuto. Da qui inizia un’avventura adrenalinica, all’ultimo respiro, in cui tutte le certezze del protagonista cadranno una ad una, ponendolo non solo dinanzi al solito dilemma vita/morte, ma anche di fronte a quesiti più profondi, ideologici, etici.
Tom Cruise incarna perfettamente, con la sua faccia da eterno bravo ragazzo americano, l’eroe per antonomasia, colui che salverà il genere umano, o quantomeno che ci proverà fino alla fine, a costo della sua vita. Accanto a lui troviamo un fantastico Morgan Freeman, nei panni del nemico/amico, con la sua saggezza ed eleganza: della serie, se questi sono gli ultimi uomini della Terra, non ci è andata mica male. Ad accompagnare un cast maschile di tutto rispetto, due attrici che superano il solito il solito ruolo di contorno: Andrea Riseborough che interpreta l’algida ma affascinante Vika e la bellissima Olga Kurylenko.
Oblivion è passato da esser una delle pellicole più attese del 2013, a film più apprezzato dell’anno. Tra combattimenti elettrizzanti, dubbi amletici, una ricostruzione della Terra post guerra nucleare assolutamente perfetta, resa ancora meglio dall’utilizzo della risoluzione digitale 4k, personaggi perfettamente costruiti e colpi di scena inseriti a meraviglia lungo una trama interessante e accattivante.
Nelle sale dall’11 aprile, Oblivion conquisterà non solo gli amanti del genere fantascientifico, che godranno dinanzi a tanto futuro, ma anche chi ama vedere del buon cinema, fatto bene, capace letteralmente di incollare alle poltrone e di lasciare a bocca aperta.
Voto: * * * *
Giada Valente
#IMG#Ma è pura fantascienza…
Un altro film su un futuro di desolazione, un’altra storia dove il mondo è stato annientato dalla guerra. A quanto pare il cinema non sembra avere molta fiducia nell’essere umano. Farà bene o farà male?
Tratto da una graphic novel, Oblivion è ambientato nel 2077, periodo in cui il pianeta Terra è diventato una landa desolata a causa di una guerra con un popolo extraterrestre, che ha provato a ridurre in schiavitù il genere umano. Il conflitto è stato vinto dai terrestri, ma con conseguenze negative enormi, in quanto il prezzo per al vittoria è stato proprio quello di ridurre il mondo in un cumulo di macerie, essendo dovuti ricorrere alle armi nucleari. Ora gli umani hanno deciso di migrare su Titanio, una delle lune di Saturno, per un nuovo inizio, trovando momentaneo rifugio in un’immensa stazione spaziale che orbita attorno alla Terra. A rimanere sull’ormai vecchio mondo sono rimasti solo Jack Harper (Tom Cruise) e la sua compagna Vittoria, il cui compito è di manutenzione dei droni esplorativi, di supervisione delle operazioni di estrazione dell’acqua di mare, che sarà poi convertita in energia per la nuova colonia e di stroncare gli ultimi fuochi di resistenza della razza aliena ancora presente sulla Terra: gli Scavenger. Ad un tratto però, qualcosa va storto e Jack viene a conoscenza di un orribile segreto, che naturalmente cambierà tutto.
Il film è diretto da Joseph Kosinski, che dopo il successo di Tron Legacy torna dietro la macchina da presa per la seconda volta. Il regista condensa in questo lavoro molte tematiche care al genere della fantascienza, attingendo da alcuni pilastri del genere: in Oblivion infatti possiamo trovare analogie con Matrix, con lo stesso Tron: Legacy, con Blade Runner e verso la fine sarà chiara la somiglianza al capolavoro di Kubrick 2001: Odissea nello spazio. Questo citazionismo sfrenato è allo stesso tempo un punto di forza ma anche il più grande punto debole del film di Kosinski, dato che, sì, è vero, le influenze esterne sono amalgamate senza nessun tipo di forzatura nella trama, ma questo comunque contribuisce a dare un forte sentore di già visto al lungometraggio, che non riesce ad assumere una sua propria identità e originalità, rimanendo legato alla solita evoluzione degli eventi, tipica di molti sci-fi movie già visti e rivisti.
Se da un punto di vista narrativo il film cade nel prevedibile, risultando anche piuttosto noioso nella parte iniziale, la potenza dell’immagine che trasmette è indiscussa. Questi sconfinati paesaggi di radure svuotate da una guerra passata, questi resti di edifici di un mondo che non c’è più, riescono a dare perfettamente allo spettatore la sensazione di trovarsi davvero in quel tempo lontano (non così tanto dopo tutto) e triste.
E anche se contenutisticamente Oblivion si rifugia totalmente nel genere delle fantascienza, strutturalmente è evidente un forte riferimento all’ultimo cinema di Christopher Nolan (per intenderci agli ultimi due Batman e ad Inception), con queste trame dove il colpo di scena la fa da padrone e con un uso preponderante (forse anche troppo) di colonne sonore fatte di toni bassi e ripetuti, per arrivare poi ad un classico finale hollywoodiano che segue alla perfezione gli stilemi narrativi del percorso dell’eroe.
Traendo quindi le dovute conclusioni, Oblivion è senz’altro un film ben confezionato per il grande pubblico e connotato da un’abbondante dote di spettacolarità, che si rifà ad una tradizione cinematografica ben definita. Sarebbe però interessante appurare che nel cinema mainstream americano di oggi qualche regista si prenda il rischio di produrre qualcosa di veramente nuovo, rischio che purtroppo negli ultimi tempi davvero in pochi sono stati disposti a correre.
Voto: * * *
Mario Blaconà
Alcuni materiali del film:
INTERVISTA A TOM CRUISE (sottotitoli in italiano)
LA COLONNA SONORA DEGLI M83 (sottotitoli in italiano)
SUL SET DELLA BIBLIOTECA DI NEW YORK (sottotitoli in italiano)
RICORDARE NON È NOSTRO COMPITO
SONNO DELTA
ATTACCO NELLA LIBRERIA
VECCHI RICORDI
IL MONDO DI OBLIVION (sottotitoli in italiano)
SUL SET DI OBLIVION: IL PRIMO GIORNO IN ISLANDA (sottotitoli in italiano)
SUL SET DI OBLIVION: LE RIPRESE AD EARL’S PEAK (sottotitoli in italiano)
SUL SET DI OBLIVION: LA SKY TOWER (sottotitoli in italiano)
SUL SET DI OBLIVION: LA NAVICELLA “BUBBLESHIP” (sottotitoli in italiano)
IL RED CARPET DELLA PREMIERE MONDIALE DI BUENOS AIRES
IL RED CARPET DELLA PREMIERE DI RIO DE JANEIRO
INTERVISTA A TOM CRUISE SUL RED CARPET DI RIO DE JANEIRO
INTERVISTA AD ANDREA RISEBOROUGH SUL RED CARPET DI RIO DE JANEIRO
OLGA KURYLENKO (sottotitoli in italiano)
DIETRO LE QUINTE (sottotitoli in italiano)
NUOVO TRAILER AMERICANO