Scheda film
Regia: James Wan
Soggetto: James Wan e Leigh Whannell, su personaggi di Leigh Whannell
Sceneggiatura: Leigh Whannell
Fotografia: John R. Leonetti
Montaggio: Kirk M. Morri
Scenografie: jennifer Spence
Costumi: Kristin M. Burke
Musiche: Joseph Bishara
USA, 2013 – Horror – Durata: 106′
Cast: Patrick Wilson, Rose Byrne, Barbara Hershey, Ty Simpkins, Lin Shaye, Steve Coulter, Leigh Whannell
Uscita: 10 ottobre 2013
Distribuzione: Sony Pictures
James Wan torna all’antico, con il sequel di Insidious, Insidious 2, una sorta di secondo tempo del film precedente….
Torniamo quindi dove eravamo rimasti, una storia di possessioni maligne, finita in modo piuttosto ambiguo nel primo episodio, tanto da necessitare un seguito chiarificatore (?! per tacer degli incassi…).
Ritroviamo quindi la famigliola del primo episodio, intenta a sopravvivere allo shock dello scampato pericolo apparente. Mentre sono alla ricerca di una ritrovata normalità, vari episodi fanno sospettare che sia ben lungi dall’arrivare…Contemporaneamente un gruppo di “ghostbusters” più o meno improvvisati cerca di scavare a fondo sulle origini delle misteriosi manifestazioni del primo episodio, scoprendo finalmente la verità orribile che si cela ….
Il filone Horror-Vintage stile revival anni ’70 sembra portare fortuna a Wan, che ha raggiunto certamente il suo apice nel bellissimo The conjuring, più che nei due capitoli di Insidious, dove riesce a fare il suo compitino, a tratti emoziona ma poco più.
Siamo ben lontani dalla vena simil documentarista anni ’70 di The conjuring, dove tutto sembra stranamente verosimile, pur essendo inverosimile. Anche grazie ai richiamo alla storia vera dei coniugi Warren e a episodi storici più o meno romanzati, comunque in parte veramente accaduti.
Insidious invece sembra più un divertissment sui bei tempi che furono, con citazioni a svariati film del genere più o meno volontarie, senza però raggiungere la stessa empatia con lo spettatore di The conjuring.
Peccato, aspettiamo con ansia “The conjuring 2, la vendetta”!
Voto: 6
Vito Casale
#IMG#Spirito di famiglia
Prima di cambiare decisamente genere, almeno per un po’, e dedicarsi al settimo capitolo delle avventure di Fast & furious, l’enfant prodige del cinema horror made in USA torna con un colpo doppio, anzi al quadrato: due film in un anno – da noi a distanza di appena un mese e mezzo – dei quali il secondo è addririttura un sequel! Scottato dall’esperienza con la saga di Saw, da lui fondata, ma sfuggitagli di mano e rimasta alla mercé di altri registi e produttori, James Wan ha deciso di curare personalmente il sequel del suo Insidious, che in realtà non è nulla di più che il “secondo tempo” del film precedente.
Introdotto da un prologo che ci ricorda come negli anni ottanta papà Josh Lambert, allora bambino, circondato già a quel tempo dalle cure premurose della madre Lorraine e della medium Elise, fosse anch’egli dotato dello stesso dono del figlio Dalton, ossia quello di viaggiare nel sonno attraverso molteplici dimensioni popolate dalle anime dei morti e da demoni, il nuovo film parte nel punto preciso in cui finiva l’altro, con la chiaroveggente trovata morta ed il sospetto che ad ucciderla sia stato proprio l’odierno Josh. Quest’ultimo infatti, come scopriremo più avanti nella pellicola, in realtà non è tornato veramente nel nostro mondo, poiché il suo corpo è stato posseduto da un’anima malvagia che vuole proseguire il suo piano criminale rimasto incompiuto molti anni prima. A Renai, Lorraine, ai due collaboratori di Elise e ad una vecchia conoscenza di famiglia il disperato compito di fermarlo e di recuperare il vero Josh, sospeso in una delle tante dimensioni…
James Wan, come molti grandi registi ed artisti, in sostanza continua a ripetere ogni volta lo stesso film: come ne L’evocazione, così nel dittico di Insidious ci sono una famiglia in pericolo, una casa e persone infestate, spiriti che devastano dimore, medium che corrono in aiuto, pericoli del passato che non cessano di minacciare il presente. A voler esagerare, pur con qualche forzatura, anche lo stesso, primo Saw potrebbe essere riconducibile al genere: un uomo che sta per morire – quindi un quasi fantasma – si vendica a suo modo; anche là c’è una famiglia in pericolo, quella del dr. Gordon; il montaggio alternato ed i flashback di cui il film abbonda mostrando i diversi elementi del racconto potrebbero assimilarli a delle dimensioni parallele.
Lo stile registico è anche qui, come ne L’evocazione, fluido e ricco di carrelli lenti, col solito, raggiunto scopo di metter paura allo spettatore, non lesinando affatto in salti sulla poltrona. Ed i riferimenti alle atmosfere degli horror del passato abbondano pure qua, accogliendo la lezione del mai dimenticato maestro Mario Bava che riusciva a creare atmosfere con un po’ di “zampironi fumogeni” e poco più, stesso modo in cui Wan ha creato il suo personale aldilà, in quasi totale assenza – salvo alcune scene – di computer grafica.
Non manca neanche, infine, il riferimento, forse solo casuale e non voluto, per il nome d’arte del malvagio spirito, ad un recente film del terrore, The woman in black, tratto dal romanzo di Susan Hill.
Con qualche guizzo di ironia apportato dal duo di collaboratori della medium, Specs e Tucker, Oltre i confini del male – Insidious 2 riesce a destreggiarsi abilmente senza troppi scivoloni narrativi tra aldilà e aldiquà, riuscendo a regalare al pubblico sano e spaventoso divertimento, salutandolo nell’ultima sequenza con l’immancabile appuntamento per il prossimo, terzo episodio.
Voto: 6 e ½
Paolo Dallimonti
Spot “Non ha finito con noi”
Spot “È Josh”
Clip “Sta succedendo ancora”
Clip “Qualcosa non va con papà?”
Clip “Lei gli crede ancora?”
Facebook: Oltre i confini del male – Insidious 2
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