Dopo lunga assenza Bertrand Blier è tornato dietro la macchina da presa regalandoci Combien tu m’aimes?, una spumeggiante commedia con un cast stellare in cui Monica Bellucci è la prima stella seguita da Bernard Campan e Gérad Depardieu.

Per sesso o per amore?, questo il titolo italiano, nasconde, sotto l’apparenza della commedia brillante, un’intelaiatura ben più complessa e raffinata che indaga la natura del desiderio e dell’amore femminile attraverso una favola moderna che ha per protagonista una prostituta italiana e un cliente innamorato che tenta di comprarla dopo una vincita al lotto. Come di consueto il cinema di Blier si rivela molto meno rassicurante delle storie che finge di raccontare ed arriva allo stomaco dello spettatore mettendone in discussioni certezze e ipocrisie.

Molta parte della stampa francese ha salutato il film come il miglior lavoro dai tempi di Troppo bella per te (1989), uno dei pochi titoli del talentuoso cineasta conosciuti anche in Italia.

Nella sua carriera Bertrand Blier, figlio dell’attore Bernard, ha alternato clamorosi successi di critica (Preparate i fazzoletti, premio Oscar per il miglior film straniero nel 1977, Troppo bella per te, premiato a Cannes nel 1989) e di pubblico (Buffet freddo, 1980; Lui portava i tacchi a spillo, 1986) a cocenti insuccessi (Ormai sono una donna, 1981). Meno fortunati i suoi ultimi lavori, in cui si accentua, con minore successo, la vena surreale e buñueliana del suo cinema: Merci la vie (1991) e Uno, due, tre, stella!, che vale a Marcello Mastroianni la Coppa Volpi al festival di Venezia del 1993.
Il suo primo lungometraggio di fiction, I santissimi, risale al 1974 ed è un film tratto da un romanzo di successo dello stesso Blier, che ha sempre intervallato la sua carriera di cineasta con l’attività di scrittore e poi anche di regista teatrale.
La filmografia del regista francese unisce, in uno stile originale e personalissimo, il gusto per la provocazione e il paradosso con una vena poetica e un’eleganza sontuosa; Per sesso o per amore sembra ripresentarci il Blier dei tempi migliori sostenuto stavolta da un cast d’eccezione e da un’imponente campagna promozionale che ha accompagnato l’uscita del film in Francia.
“E’ una favola che ha una sua verità – anticipa alla stampa italiana Monica Bellucci – e a un certo punto ci sono caduta dentro. Secondo me è anche un film femminista: Daniela [la protagonista] domina sempre la situazione, è lei che decide: “Sono nata per essere amata, sono abituata ad essere desiderata”. […] Quando scopre che l’amore va oltre il desiderio, lì diventa fragile. ”

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