Scheda film

Regia, Fotografia e Montaggio: Federico Carra
Musiche: Federico Carra e Maurizio Catania
Italia, 2013 – Documentario – Durata: 34′
Cast: Ayoub, Elham, Abdelrahaman, Gramoz, Khalid, Aziz, Galina, Nadia, Samme, Mustapha, Hicham, Abdlatif.
Uscita nel paese d’origine: —

 Nuovi schiavi

«All’inizio della primavera del 2013 il circolo Arci Macramè di Scansano, in Maremma, organizza un pranzo in un casale di campagna con alcuni immigrati residenti nella zona. È l’occasione per raccogliere testimonianze sulle loro aspettative, i loro percorsi, le loro esistenze, i problemi, l’evolversi dei loro piani… migranti.
Arrivano da Egitto e Albania, Marocco e Ghana, Moldavia e Ucraina. Il più piccolo ha solo due anni. Sono le prime vittime della crisi economica. Il documentario di Federico Carra ha il pregio di dar loro voce.
Raccontano i loro sogni e le loro difficoltà. Hanno abbandonato la loro terra alla volta dell’Italia alla ricerca di un lavoro, di una vita migliore, spesso con la speranza, oggi irrealizzabile, di tornare indietro con più mezzi economici. Vivono le contraddizioni del nostro paese, tra la solidarietà della gente e le complicazioni burocratiche, la mancanza di sostentamento e una speranza, nata dalla disperazione, dura a morire.
Raccontano storie di miseria. Avvocati, medici e ingegneri che fanno assistenza ad anziani e malati. Giovani che entrano ed escono dalla clandestinità a fasi alterne, seguendo l’andamento dei contratti stagionali, lavorando nelle vigne e negli oliveti. Raccontano di chi è stato sfruttato dalla criminalità organizzata costretto a vivere in condizioni disumane.
Siamo i nuovi schiavi, dicono. Vittime di una società fatta di estremi, dove il potere di cambiare non è più nelle mani dei popoli, e le classi dirigenti accaparrano tutte le ricchezze. È una vergogna che nel terzo millennio esista questo schiavismo. Solo la cultura potrà salvarci, concludono.

RARISSIMO perché… l’immigrazione pare sia ancora tabù…

Note: il mediometraggio non è MAI uscito in sala, ma può essere visto QUI.

Voto: 7

Francesca Bani