Scheda film

Regia: Carlo Verdone
Soggetto e Sceneggiatura: Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Maruska Albertazzi
Fotografia: Danilo Desideri
Montaggio: Antonio Siciliano
Scenografie: Luigi Silvio Marchione
Costumi: Tatiana Romanoff
Musiche: Gaetano Curreri, Fabio Liberatori
Italia, 2012 – Commedia – Durata: 119′
Cast: Carlo Verdone, Micaela Ramazzotti, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Diane Fleri, Nicoletta Romanoff, Nadir Caselli
Uscita: 2 marzo 2012

 Fulvio, un ex critico cinematografico…

Fulvio, un ex critico cinematografico relegato al ruolo di giornalista di gossip. Domenico, agente immobiliare che arrotonda i propri introiti facendo l’accompagnatore; e Ulisse, ex produttore discografico proprietario di un negozio di vinili; sono tre genitori divorziati cui la crisi li obbliga a dover dividere una casa alla periferia di Roma. Una sera Domenico dopo aver assunto del viagra viene colpito da un attacco cardiaco. Fulvio e Ulisse si trovano così costretti a chiamare una cardiologa di fiducia.
La crisi della famiglia e dell’economia capitalista narrata in salsa come sempre acre da un Verdone che abbandona definitivamente la facile risata per prediligere, come egli stesso ha affermato, un salto di qualità nella narrazione e nel messaggio finale di questa pellicola. A fargli da spalla una solida sceneggiatura scritta a sei mani con i fidi Albertazzi e Plastino e due attori fra i migliori volti del cinema di casa nostra; il Pierfrancesco Favino che di recente abbiamo rivisto al cinema nel ruolo del violento celerino di ACAB di Stefano Sollima, ma che ormai può spaziare indifferentemente dalla commedia al genere drammatico; e Marco Giallini che con questa ennesima prova è forse riuscito a far virare definitivamente la propria carriera verso una direzione che ricorda quella del Gassman de Il sorpasso, ovvero tanto bravo nel passare da ruoli drammatici a cialtroneschi con inaspettata rapidità. A completare questa ventitreesima fatica del regista romano un cast di supporto capeggiato da Micaela Ramazzotti, che in questo frangente non riesce a sfiorare i vertici interpretativi di La prima cosa bella (2010); alla quale s’aggiunge Nicoletta Romanoff nel piccolo e contenuto ruolo della moglie di Fulvio (Favino). Da vedere se siete innamorati di Verdone e se desiderate comunque ricevere una ventata di speranza come solo nella penultima fatica del regista (Io, Loro e Lara) si era potuta intravedere.

Voto: * * *¼

Ciro Andreotti