Scheda film

Regia, Soggetto e Sceneggiatura:Giuseppe Ferlito
Fotografia: Giovanni Andreotta
Montaggio: Mauro Menicocci
Scenografie: Valeria Bevilacqua
Costumi: Laura Di Marco
Musiche: OSSIGROSSI
Suono: Tullio Morganti
Italia, 2014 – Drammatico – Durata: 86′
Cast: Amy Codovini, Chiara Caselli, Ludovico Fremont, Valerio Morigi, Federica Sarno, Gianfranco De Angelis, Matilde Piana
Uscita: 20 marzo 2014
Distribuzione: Settima Entertainment

Sale: 38

 Fatti, rifatte e strafatti

Mary (Ami Codovini) è un’adolescente di buona famiglia, innamorata di Loris (Valerio Morigi), meno abbiente ed avviato alla piccola criminalità, la quale, in conflitto con la madre Laura (Chiara Caselli), si spingerà in un vortice di droga ed eccessi.
Quando un collasso in seguito all’assunzione di stupefacenti la condurrà vicino alla morte, per la madre sarà l’occasione di farla ricoverare in una clinica privata di un suo amico.
Qui Mary conoscerà una nuova vita, fatta della sofferenza quotidiana di altre persone, tra le quali Nina (Matilde Piana), detta “la secca”, una donna bruciata dall’anoressia che si rifiuta ormai di vivere.
Mentre Loris scende sempre più agli inferi, cercando di svoltare nello spaccio di droga, Mary si avvierà invece verso un percorso di dolorosa redenzione…
Se il nome del regista vi ha evocato film mediocre caratura quali Femmina o La mia squadra del cuore, co-diretto insieme a Domenico Costanzo, dimenticateli: si tratta soltanto di un omonimo.
Il Giuseppe Ferlito in questione vanta un cortometraggio del 2011 dal titolo Casa dolce casa ed una lunga pratica dal 2006 ad oggi come assistente personale di Jordi Mollà, che ha infatti ricambiato il favore interpretando per lui un cameo non accreditato, ossia il patinatissimo ruolo del commissario, per un paio di scene verso la fine ed una battuta.
Ma questo non nobilita purtroppo il regista, qui all’opera prima, né il film, che risulta gravato dalla recitazione amatoriale di alcuni attori, prima fra tutte la protagonista Ami Codovini. Si aggiungono tutta una serie di soluzioni narrative poco credibili, quali il doppio gioco di uno dei personaggi principali, o la grottesca clinica psichiatrica degli orrori portata in scena.
In particolare però, come molti debutti nostrani, Presto farà giorno non sa dove andare a parare per gran parte della sua durata: partendo come opera sul disagio giovanile e tramutandosi poi in un Romanzo criminale dei poveri, diventa quindi un “clinical thriller” per il quale citare Il corridoio della paura di Fuller sarebbe soltanto uno spropositato sacrilegio.
In mezzo a qualche interessante trovata di regia, si riesce solo ad apprezzare e ricordare la messa in scena di una caduta (Loris) perfettamente in parallelo con una doppia ascesa al paradiso (Mary e Nina).
Vera e propria sagra dello stereotipo, il film diventa però ben presto insopportabile, finendo per annoiare se non addirittura irritare l’incauto spettatore.
RARO perché… è un debutto non riuscito. 

Voto: 5 e ½

Paolo Dallimonti

Clip Presentazione dei personaggi
Clip Seduta con la psicologa
Clip: Mary e la secca sul ghiaccio

Trailer
CLIP1: La seduta dallo psicologo
CLIP 2: La svolta