Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Olivier Nakache, Eric Toledano
Fotografia: Mathieu Vadepied
Montaggio: Dorian Rigal-Ansous
Scenografie: Olivia Bloch-Lainé
Costumi: Isabelle Pannetier
Musiche: Ludovico Einaudi
Francia, 2011 – Commedia – Durata: 112′
Cast: François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Clotilde Mollet, Alba Gaïa Bellugi, Cyril Mendy
Uscita: 24 febbraio 2012
Distribuzione: Medusa
La disabilità vista con gli occhi della commedia
Dopo un incidente di parapendio che lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe assume Driss, ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione, come badante personale. L’improbabile connubio genera imprevedibili incontri tra Vivaldi e gli Earth Wind, dizione perfetta e slang di strada, completi eleganti e tute da ginnastica. Due universi opposti entrano in rotta di collisione, ma prima dello scontro finale troveranno un punto d’incontro che sfocerà in amicizia.
Dopo avere incassato 19 milioni in Francia, Quasi amici, tiolo originale Intochaubles, arriva nelle sale italiane. Basato su una storia vera, il film non è la solita denuncia sulla difficile situazione di chi è destinato a vivere su di una sedia a rotelle, ma è la storia di un uomo che, toccato da una grandissima tragedia che lo segnerà per il resto della sua vita, non vuole la compassione di nessuno, ma vuole solo essere felice e lasciato in pace. Da qui la scelta di assumere Driss, che proviene da un mondo così distante dal suo.
Pur cadendo in qualche piccola banalizzazione nella caratterizzazione dei personaggi, come il nero ignorante delle banlieu, Quasi amici è ben scritto e ben diretto da Olivier Nakache ed Eric Toledano, che mescolano sapientemente ironia e umanità, giocando con il difficile tema della disabilità, senza mai scadere nell’offesa o nel banale.
Meritevole il fatto che si possa scherzare e ironizzare su una storia così delicata, il grande successo che la commedia ha avuto in patria non è del tutto comprensibile ed è dovuto forse più al passaparola che lo ha fatto conoscere ed apprezzare al pubblico. Detto questo si deve ammettere che è comunque un film piacevole e ben strutturato, che non cade nelle solite banalizzazioni buoniste ma fa riflettere sulla quotidianità di chi è meno fortunato.
Voto: * * *
Giada Valente
#IMG#Philippe, un ricco e aristocratico tetraplegico…
Philippe, un ricco e aristocratico tetraplegico, sta selezionando chi, fra vari candidati, possa essere il suo futuro badante. Al colloquio si presenta Driss, delinquente senegalese che necessita di una firma per poter proseguire a vivere per mezzo del sussidio di disoccupazione. In mezzo a numerosi candidati, molto più qualificati, Philippe sceglierà proprio Driss come suo infermiere personale.
Uno sbanca-botteghino basato su una storia vera, ovvero la reale amicizia che da molti anni unisce Philippe Pozzo di Borgo, uomo d’affari divenuto tetraplegico nel 1993 a seguito di un incidente di parapendio, a Abdel Yasmin Sellou, il suo aiutante di origini algerine che l’aiutò ad uscire da un grave stato depressivo nel quale versava. Una storia, quella riproposta nella pellicola scritta e diretta a quattro mani da Nakache e Toledano, che incalza lo spettatore con un ritmo fatto di colpi di scena e di battute, accompagnandolo negli anfratti più commoventi di un’amicizia tanto atipica quanto altrettanto solida e duratura nel tempo, fino al termine di un’unione fra due realtà così distanti come quella di Driss, interpretato da Omar Sy, comico celebre in Francia e che svolge alla perfezione il ruolo di ragazzo disadattato delle banlieue parigine; e Philippe, un altrettanto strepitoso François Cluzet, volto celebre del cinema d’oltralpe e noto al pubblico italiano per aver partecipato a pellicole proiettate anche “da noi”, quali French Kiss (1995) e L’Avversario (2002). Nel mezzo a far da collante una corte composta da maggiordomi, segretarie, figlie adottive e jet privati oltre a difficoltà economiche e sociali per concludere con i disadattati dei sobborghi periferici che popolano un mondo diametralmente all’opposto di quello dal quale proviene Philippe. Il cemento ovviamente un’amicizia che non conosce confini etnico sociali e che permetterà a Driss di trovare la propria strada nella vita e a Philippe di guardare il mondo, anche in termini affettivi, in maniera finalmente differente.
Voto: * * *¾
Ciro Andreotti