Scheda film
Regia: Marjane Satrapi
Soggetto: tratto dalla graphic novel “Radioactive: Marie & Pierre Curie: A Tale of Love and Fallout” di Lauren Redniss
Sceneggiatura: Jack Thorne
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Montaggio: Stephane Roche
Scenografie: Michael Carlin
Costumi: Consolata Boyle
Musiche: Evgueni Galperine e Sacha Galperine
Suono: Csaba Major
G.B./Ungheria/Cina/Francia/USA, 2019 – Biografico/Drammatico – Durata: 109′
Cast: Rosamund Pike, Yvette Feuer, Mirjam Novak, Ralph Berkin, Sam Riley, Simon Russell Beale, Sian Brooke
Uscita on-demand sulle principali piattaforme digitali: 15 luglio 2020
Distribuzione: Eagle Pictures

Curieoso!

È il 1934, Maria Salomea Sklodowska (Rosamund Pike), meglio nota al mondo come Madame Marie Curie, ormai stanca e malata, ha un malore e viene condotta, suo malgrado, in ospedale. È il momento per ripercorrere la propria vita (come in un film!) dall’infanzia con la madre gravemente inferma al primo incontro con Pierre Curie (Sam Riley), che non avrebbe mai più lasciato, dal rifiuto da parte di un’università ancora maschilista fino alle scoperte del polonio, del radio e della loro radioattività, dalla consacrazione con ben due premi Nobel alla morte dell’amato consorte fino ancora all’impegno in prima linea nella grande guerra accanto alla figlia Irène (Anya Taylor-Joy)…

Radioactive, tratto dalla graphic novel “Radioactive: Marie & Pierre Curie: A Tale of Love and Fallout” di Lauren Redniss, è un film su Marie Curie, ma non solo. È la storia, potente, di una donna avanti sui tempi, del femminismo ante-litteram di un genio assoluto, del suo pessimo carattere, della sua determinazione e della sua tenacia. Ma è anche un film d’autore molto personale girato da una cineasta, Marjane Satrapi, che già con la sua opera precedente, Pollo alle prugne, il primo girato in live-action, aveva mostrato di avere un proprio tratto distintivo.

Radioactive è una pellicola visionaria e astratta che, sostenuta dalla fotografia di Anthony Dod Mantle (che ha curato, tra gli altri, gli ultimi film di Lars Von Trier e di David Boyle), si nutre di quell’azzurro/malva del radio verso il quale molte scene sono virate, ma anche di ampi spettri di altre gradazioni, spesso innaturali, come il giallo e il violetto. Spazia spudoratamente avanti e indietro nel tempo, in modo apparentemente didascalico, innestando i presagi delle conseguenze delle scoperte dei Curie, dalla bomba su Hiroshima, poco più di dieci anni dopo la morte di Marie, ai primi tentativi di radioterapia nel 1957, dagli esperimenti atomici nel deserto del Nevada del 1961 fino al catastrofico incidente di Chernobyl nel 1986. E nella bellissima scena finale in tutte le vittime, prezzo del progresso, che ha causato, Marie rivedrà sempre l’amato Pierre.

Radioactive, tra le molte altre cose, è anche un film sul rapporto tra scienza e magia: quello che la scienza ancora non comprende assume contorni misteriosi e quello che una volta era considerato stregoneria oggi è spiegato dalla scienza, come viene ben evidenziato nel complesso rapporto che i coniugi Curie hanno con la medium Loie Fuller. E riesce bene pure a narrare il passaggio dal positivismo innescato dalle nuove scoperte scientificihe al conseguente crollo delle illusioni innescato dalla prima guerra mondiale,.

Sostenuto dalla splendida interpretazione della fuoriclasse Rosamund Pike, che ha studiato perfino i minimi gesti della protagonista, e dall’ipnotica colonna sonora di Evgueni e Sacha Galperine, il film della Satrapi è un piccolo gioiello da recuperare. Non solo una pellicola su Marie Curie, ma per Marie Curie.

Note: il film sarà disponibile dal 15 luglio e per quattro settimane su SKY, TIMVISION, CHILI, GOOGLE PLAY, YOU TUBE, RAKUTEN, HUAWEI VIDEO e INFINITY.

Voto: 7

Paolo Dallimonti