Amore (Diamu Junqing). Neanche due minuti per riassumere con immagini potenti, ma deliziose ed efficaci l’amore tormentato tra Paolo e Francesca. Poetico e drammatico, il brevissimo cortometraggio proveniente dalla Cina colpisce davvero nel segno. Magistrale. Voto: 8
Survivers (Carlos Gomez Trigo). Tre sopravvissuti ad una catastrofe mondiale per neanche sei minuti di racconto. Chiusi in un’automobile stanno aspettando il momento giusto per liberarsi di casco e tuta che gli hanno garantito fin lì la salvezza. Ma l’essere umano, anche se molto intelligente, trova sempre il modo di essere molto stupido… Il breve film franco/spagnolo concentra humor nero e splatter insieme ad una riflessione sull’umanità e sul suo destino in un mix letteralmente… esplosivo. Esistenzialista. Concorso cortometraggi. Voto: 8
The alternate (Alrik Bursell). Un filmaker non proprio affermato scopre in una registrazione un’anomalia che si rivelerà un portale dimensionale, il quale lo condurrà in una realtà alternativa dove invece è un regista di successo e la sua vita è nettamente migliore. Farà di tutto per rimanere in quella dimensione, anche ai danni del suo sé alternativo… e di se stesso. B-movie dal basso budget, ma dalle grandi idee, il film appassiona con le vicende in crescendo del suo protagonista, che pagherà molto cara la sua fame di ambizione e benessere. Bidimensionale. Concorso lungometraggi. Voto: 7 e ½
The boy behind the door (David Charbonier & Justin Powell). Dopo che Bobby e il suo migliore amico Kevin vengono rapiti e portati in una strana casa in mezzo al nulla, Bobby riesce a scappare, ma non potrà in nessun modo lasciarsi dietro l’amico… Film che fornisce poche informazione in barba alla suspense hitchcockiana, lasciandoci immedesimare con i due giovanissimi protagonisti, resta teso per tutta la sua non lunga durata, lasciandoci appassionare alle loro vicende e al loro destino. Qualche momento inaspettatamente horror, come la tematica che gira intorno al film, arricchisce una piccola pellicola dalle mille risorse. Indimenticabile la spietata aguzzina Kristin Bauer Van Straten. Adrenalinico! Concorso lungometraggi. Voto: 7 e ½
Dall’acqua meravigliosa/From the fabulous water (Caori Murata). Una serie di disegni che si ispirano alla nascita del sommo poeta e alle suggestioni della lettura della “Divina Commedia”. In meno di due minuti scorrono coloratissimi quadri animati che spaziano dall’opera dantesca ad altri temi medievali in una combinazione poetica che ricordano più la video-arte che il cinema. Lirico. Voto: 7
Fall of the Ibis King (Mikai Geronimo e Josh O’Caoimh). L’antagonista di un’opera oscura diventa sempre più instabile dopo l’imprevisto ritorno dell’ex attore protagonista. Dramma della gelosia che si consuma sul palco di un teatro diventando una tragedia in cui sangue, sudore e lacrime si mescoleranno senza soluzione di continuità. Il bel corto irlandese in animazione tradizionale affascina e travolge lo spettatore in una ipnotica danza macabra. Coreutico. Concorso cortometraggi. Voto:7
In the shadows/Gölgeler İçinde (Erdem Tepegöz). In un mondo distopico, fuori dal tempo e dallo spazio e dominato da una tecnologia primitiva che controlla tutto e tutti, un operaio viene contagiato da una misteriosa malattia. Rischiando il posto di lavoro, si trova a conoscere più da vicino l’impresa per cui lavora. Riuscità a portare dalla sua parte gli altri lavoratori?… Brillante e sorprendente film turco che, tra Franz Kafka e Terry Gilliam, mette in scena un acuta e cupa follia dai forti temi politici, riuscendo anche ad avvincere lo spettatore e ad agganciarlo per l’intera sua durata. Concorso lungometraggi. Voto: 7
Playdurizm (Gem Deger). Quando un ragazzo si trova intrappolato in una realtà distorta con il suo idolo, fa di tutto per attirare la sua attenzione ignorando le inquietanti circostanze in cui si ritrova… Scritta, diretta e interpretata dallo sconosciutissimo e giovanissimo Gem Deger, ceco di origini turche, la pellicola si presenta come una sorta di Videodrome patinato e in versione LGBT, laddove il film di Cronenberg era decisamente più rozzo e machista. Il viola/fuxia dominante di Playdurizm però seduce lo spettatore, che, se accetta la sfida, verrà trascinato in un incubo delirante e ad occhi aperti in cui le carni si suturano per unirsi, in cui il dolore e la violenza da tramiti diventano fini ed in cui tutto è possibile.. Concorso lungometraggi. Voto: 7
Call for dreams (Ran Slavin). A Tokyo, la giovane Eko si complica la vita pubblicando un annuncio su un giornale, “Call for dreams”, impegnandosi a realizzare i sogni che sconosciuti le lasciano sulla sua segreteria telefonica. Nel mentre, a Tel Aviv è in corso un’indagine su un omicidio irrisolto… Curiosa coproduzione nippo-israeliana, il film è molto divertente nella prima parte, nella descrizione della realizzazione dei sogni da parte della protagonista, ma poi comincia a prendersi troppo sul serio diventando anche confuso e difficile da seguire. Nonostante tutto, vale la pena di una visione. Onirologico. Concorso lungometraggi. Voto: 6 e ½
Carmen Vidal female detective/Carmen Vidal mujer detective (Eva Dans). L’investigatore privato del titolo, dipendente da birra, pizza e marijuana, lotta contro un potente e corrotto senatore per vendicare la morte di un collega, insieme al quale stava indagando sulle sue malefatte… Piccolo film uruguayano, scritto, diretto, prodotto e interpretato da Eva Dans, si lascia guardare piacevolmente nella sua brevità senza particolari colpi di coda. Pur nella sua leggerezza e disincantata ironia, si prende comunque sul serio e, per una volta, è buona cosa. Indaginosamente grazioso. Concorso lungometraggi. Voto: 6 e ½
Infinite sea/Mar infinito (Carlos Amaral). In un mondo parallelo Pedro cerca con ogni mezzo di aggregarsi ad un esodo verso un altro pianeta in cerca di fortuna. Mentre si crogiola tra i suoi sogni e le frustrazioni di essere stato lasciato indietro, incontra Eva, che lo sfida e lo forza a venire a patti con le sue ambizioni… Curioso film d’autore portoghese, sospeso in una dimensione para-onirica, benché molto lento, è un interessante apologo sulla forza dei propri sogni, unica arma in un mondo di disperazione. Sognante. Concorso lungometraggi. Voto: 6 e ½
In the soil/Det er i jorden (Casper Rudolf Emil Kjeldsen). La vita di Karoline viene stravolta quando suo padre, Kjeld, inizia a scavare una fossa nel loro giardino. I giorni seguenti si trasformano in un incubo ad occhi aperti mentre la fossa diventa una tomba e la terra, che appartiene alla famiglia da generazioni, trascina Kjeld sempre più in profondità… Freddo come solo gli scandinavi sanno fare, questo bel corto danese risucchia lo spettatore nella sua oscura spirale onirica senza via di scampo! Geologico. Concorso cortometraggi. Voto: 6 e ½
Night games/Nattlekar (Henny Åman). Una bambina gioca nella sua stanza mentre sua madre dà una festa. Vorrebbe essere da sola con la sua bambola preferita, ma quando il suo desiderio si avvera e la sua bambola diventa umana, le cose diventano tutt’altro che divertenti… I sogni son desideri, ma non tutti i desideri sono leciti o innocui, come capirà la piccola protagonista di questo breve film svedese. I risultati sono inferiori alle promesse, ma qualche brivido riesce a scorrere lungo la schiena. Pedagogico. Concorso cortometraggi. Voto: 6 e ½
Re-animal (Rubén Garcerá). Una serie di crimini sta devastando la città e c’è solo una persona in grado di trovare il colpevole: Toni Clues. Quando Mr. e Ms. Mendoza vengono uccisi, la loro famiglia decide di assumerlo. Ma il tempo è contro di lui: nuove vittime cominciano a comparire e della polizia non c’è alcuna traccia. Dovrà usare tutte le sue doti da segugio per cercare di risolvere il mistero: chi ci sarà dietro queste morti cruente?… Sorta di parodia in versione animalesca di Re-Animator di Stuart Gordon per questo corto spagnolo animato in plastilina a passo uno. Per la caustica ironia e un pizzico di cinismo siamo dalle parti della Aardman. Bravo, bis! Animalista. Concorso cortometraggi. Voto: 6 e ½
A tale best forgotten (Tomas Stark). In una casa vicino a un fiume lamentoso, vivono un padre, sua figlia e un uomo con la testa da cane. Basato sulla ballata omicida di Helen Adam, il cortometraggio svedese, rimane più vicino alla video-arte che al cinema, non convincendo del tutto. Concorso cortometraggi. Voto: 6
Cuore di strega (Marco Baroni). Medioevo, la caccia alle streghe imperversa in Europa. Un uomo accusato di stregoneria si rifugia disperato in un bosco, ma il vero pericolo da cui fuggire è una sinistra leggenda, più minacciosa della realtà. Trama semplice e dialoghi prossimi allo zero per un brevissimo film che non riesce ad esprimere efficacemente tutte le sue notevoli potenzialità. Concorso cortometraggi. Voto: 6
Familiar (David J. Ellison). È il 1942, nei boschi bui della Pennsylvania, e Richard Mason deve sfamare un’orribile antica creatura vampiresca che vive nelle viscere di una villa isolata. Cortometraggio patinato d’atmosfera, quasi un videoclip, che promette molto senza in realtà mantenere granché… Anemico. Concorso cortometraggi. Voto: 6
Roadkill (Maria Lundström). Ambientato in Svezia, Roadkill attraverso il viaggio in macchina di Charlie e sua madre, mette in luce le diverse prospettive del mondo che hanno gli adulti ed i bambini. La narrazione però non appare chiarissima e, anche se le atmosfere surreali funzionano, lo spettatore avverte un forte senso di smarrimento, forse voluto, forse no. Multistrato. Concorso cortometraggi. Voto: 6
The awakening of insects/Le revéil des insectes (Stephanie Lansaque e Francois Leroy). Hong Kong. Mr Lam è un anziano gentiluomo che perde la memoria dopo la morte della moglie. Il 5 marzo, giorno del ‘risveglio degli insetti in letargo’, riceve la visita inaspettata della vecchia Ms. Meng, un’esorcista taoista determinata a rincorrere i demoni che alloggiano nella testa del vecchio… Cortometraggio francese che richiede, per la comprensione, una buona dose di conoscenza del mondo orientale. Ma anche chi è a digiuno in proposito saprà apprezzare almeno le atmosfere magiche usate quali metafora per narrare una vecchiaia. Concorso cortometraggi. Voto: 6
Tio (Juan Medina). Un ragazzino cerca di salvare i lavoratori di una miniera, ma non sa quello che in realtà sta facendo. Buono nelle premesse e animato a passo uno, arricchito da atmosfere molto dark, il corto finisce per deludere le aspettative. Vale solo per la denuncia dei crimini perpetrati in Messico ai danni di giovani e minori. Mini-male. Concorso cortometraggi. Voto: 6
Checker checker (Naoki Shibuta). Un minuto appena per una scacchiera dinamica che dovrebbe ricordare la figura stessa di Dante Alighieri. Video-arte pura, ma troppo enigmatica e, permetteteci, superflua. Incomprensibile. Voto: 5
Dal nostro inviato Paolo Dallimonti.