Scheda film
Regia: Dean Parisot
Soggetto: basato su personaggi creati da Warren Ellis e Cully Hammer
Sceneggiatura: Jon Hoeber e Erich Hoeber
Fotografia: Enrique Chediak
Montaggio: Don Zimmermann
Scenografie: Jim Clay
Costumi: Beatrix Aruna Pasztor
Musiche: Alan Silvestri
Suono: Patrick Rousseau
USA, 2013 – USA/Francia/Canada – Durata: 116′
Cast: Bruce Willis, Helen Mirren, John Malkovich, Mary Louise Parker, Anthony Hopkins, Byung-hun Lee, Jong Kun Lee
Uscita: 21 agosto 2013
Distribuzione: Universal Pictures
G. I. gioni
Tornano gli eroi in pensione di Red, film del 2010 diretto da Robert Schwentke. Allora come oggi, ricordando un po’ il Ronin di Frankenheimer per trama e tipo di operazione, troviamo più o meno vecchie glorie del cinema (action) accuratamente riunite per uno spettacolo almeno sulla carta coi fiocchi. Per quanto riguarda i volti noti, mancano all’appello Morgan Freeman, Richard Dreyfuss ed Ernest Borgnine (quest’ultimo per ovvi motivi, essendo partito per il paradiso degli attori a metà del 2012), giustamente rimpiazzati da Anthony Hopkins, Catherine Zeta-Jones e David Thewlis; mentre sul versante “giovanile” non c’è più Karl Urban, sostituito da Byung-hun Lee e Neil McDonough. Lo spunto era il fumetto scritto da Warren Ellis, illustrato da Cully Hamner e pubblicato da DC Comics, qui omaggiato con una serie di dissolvenze disegnate.
A riconvocare sullo schermo il dream-team del film precedente, a partire da Frank Moses (Bruce Willis), è il progetto “Nightshade”, una bomba atomica contrabbandata pezzo per pezzo in piena guerra fredda alla volta dell’Unione Sovietica, che ora, dispersasi oltrecortina, costituisce una seria minaccia per il mondo intero. Sulle sue tracce si spingono frange deviate di vari servizi segreti e, naturalmente, i nostri eroi che, testimoni dell’epoca, sono oggi scomode pedine da eliminare. Obiettivo non facile, cui il gruppetto di veterani si opporrà con tutte le proprie forze…
Lo spettacolo, inutile dirlo, c’è e funziona pure, condito da molta ironia che sfocia a tratti addirittura nella commedia slapstick. Come a dire: la guerra fredda è morta, facciamoci pure due risate alle sue spalle (ed al suo funerale)!
Quello che però non va in Red 2 è una certo gelo di fondo, come se nessuno, né davanti né dietro la macchina da presa, pur divertendosi un sacco, credesse minimamente in quel che stava facendo. Da qui lo spaesamento, se non la completa amimìa di tutto l’importante cast di attori da Willis a Malkovich, da Mary-Louise Parker alla Zeta-Jones, dalla Mirren al solito gigionesco Hopkins.
Niente a che vedere ad esempio con un’operazione nostalgia come i due capitoli de #I mercenari – entrambi con il paucicrinito Bruce tra gli interpreti – i quali, per quanto rozzi, funzionavano e convincevano molto di più!
Red 2 è come uno di quei vecchi amici che fanno a tutti i costi i simpatici, rendendosi patetici: un film insieme pieno d’azione e di ritmo, ma solo di quelli, suonando estremamente vuoto per il resto. Per chi si accontenta…
Voto: 5 e ½
Paolo Dallimonti (con la collaborazione spirituale di Chiara Nucera)
“È IMPORTANTE GODERSI LA VITA”
“SALVEZZA EMOTIVA”
“NON TI STAI DIVERTENDO?”
L’UNICO POSTO IN CUI NON GUARDEREBBERO”
IL RAPPORTO TRA GLI ATTORI SUL SET (sottotitoli in italiano)
INSEGUIMENTO PER LE STRADE DI PARIGI
QUANTO SEI ROMANTICO
FAMMI VEDERE CHI SEI
CERTE COSE NON SI POSSONO INSEGNARE
LA LIBERTÀ DEGLI ATTORI SUL SET (sottotitoli in italiano)
COME VA LA VITA, FRANK?
SCONTRO NEL MINIMARKET
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