Scheda film
Regia: Mark Andrews
Soggetto: Brenda Chapman
Sceneggiatura: Mark Andrews, Brenda Chapman, Steve Purcell, Irene Mecchi
Fotografia: Rob Anderson (macchina da presa), Danielle Feinberg (luci)
Montaggio: Nicholas C. Smith
Scenografie: Derek Williams
Costumi: Claudia Chung
Musiche: Patrick Doyle
USA, 2012 – Avventura – Durata: 100′
Cast di voci: Kelly Macdonald, Billy Connolly, Emma Thompson, Julie Walters, Robbie Coltrane, Kevin McKidd, Craig Ferguson
Uscita: 5 settembre 2012
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
The importance of being Brave
Merida è una principessa teenager che vive con vera insofferenza le rigide costrizioni e le responsibilità connesse al suo ruolo: preferisce di gran lunga la compagnia del suo cavallo, le lunghe arrampicate sulle scogliere e il tiro con l’arco. Il profilarsi di un matrimonio e la prospettiva dell’abbandono forzato della propria libertà sconvolgono la giovane erede al trono, che scoprirà ben presto che il destino è strettamente legato alle scelte che compiamo e che ogni scelta può condurre a esiti imprevedibili.
Coraggio, ribellione e importanza della crescita: sono questi i pilastri alla base di Ribelle – The Brave, l’ultima creatura partorita dalla fervida immaginazione del team della Pixar, capitanato stavolta da Mark Andrews, già supervisore alla storia per Gli Incredibili e Ratatouille nonché artista dello storyboard di Cars. Per la prima volta nella storia dei più importanti Studios del settore protagonista assoluta della vicenda è un personaggio femminile, la battagliera Merida, una scozzese dalla bellissima chioma rossa e il temperamento da guerriera, destinata a conquistare il cuore del pubblico anche più giovane.
Ribelle – The Brave è una favola in grande stile, un’avventura che mescola toni “epici” a elementi piacevolmente ispirati alla quotidianità, dando vita a un mosaico ben assortito che mescola vivacità e parentesi leggere a suggestioni decisamente più cupe e drammatiche, in una vera e propria pozione magica che sembra non voler rinunciare a nessun ingrediente, dalle gag tutte improntate allo humor agli slanci più ricchi di suspance e mistero: prima di tutto però il film è una bella storia di formazione e di ricerca della propria identità, in quel confine fra la necessità di emanciparsi dalle tradizioni e affermarsi come individuo senza recidere le proprie radici.
Primo progetto Pixar originariamente diretto da una donna (Brenda Chapman, che risulta tuttora come co-regista oltre che autrice di soggetto e sceneggiatura), Ribelle – The Brave è senza dubbio una vera e propria incursione nell’universo femminile, declinato attraverso lo scontro generazionale fra la giovane protagonista e sua madre Elinor, regina determinata e affidabile che tiene salde le redini del regno e della famiglia: una vena fortissimamente femminista pervade tutta la pellicola, sorretta da donne che davvero poco hanno a che vedere con l’immagine placidamente docile delle principesse in eterna attesa del principe azzurro. E se nella storia delle eroine delle fiabe non sono mancate giovani ribelli (basti pensare ad Ariel de La Sirenetta) Merida aggiunge alla sua verve irruenta e briosa la complessità di un lungo percorso di maturazione che passa attraverso l’amore familiare: Ribelle – The Brave analizza il rapporto madre/figlia senza retorica o didascalismi, in un viaggio avventuroso ma non privo di accenti più commoventi.
Pare quasi superfluo sottolineare la meticolosità e l’inappuntabilità del lavoro di Mark Andrews e del suo team per quanto concerne il profilo tecnico, reso ancora più efficiente grazie al nuovo innovativo sistema di software, il PRESTO Animation System che ha contribuito a rendere ancora più efficaci le dinamiche di interazione fra i vari movimenti dei personaggi e non solo: eccellente la creazione realistica e suggestiva delle ambientazioni, che riproducono in pieno l’atmosfera e i paesaggi incontaminati della Scozia medioevale, ma il vero fiore all’occhiello del film è la straordinaria naturalezza nei tratti del protagonisti con un’attenzione particolare per i capelli e le pellicce, da sempre gli elementi più difficili da simulare con l’animazione al computer. Se già in passato la squadra della Pixar si era confrontata con grandissimo successo con le due “bestie nere” della simulazione (basti pensare alla folta pelliccia di Sullivan di Monsters & Co. e alla chioma liscissima di Violetta ne Gli Incredibili), stavolta la sfida si è fatta ancora più ardua dal momento che, a differenza dei capelli lisci, i ricci devono poter contare sulla resa del volume – molto difficile da ricreare – e devono potersi muovere in sintonia con i movimenti del personaggio senza seguire lo schema di una semplice molla.
Ribelle – The Brave non trascura però il volto più “tradizionale” del cinema d’animazione, dando vita a un’interessante intessitura fra innovazione e spirito di ricerca e recupero, lasciando ampio spazio alle contaminazioni più varie, dalle eco miyazachiane al ricco bacino di ispirazione smaccatamente disneyana, da Robin Hood a La spada nella roccia senza dimenticare il più recente Mulan: il risultato è un film dalle molte anime, che forse non vanta un intreccio narrativo indimenticabile ma che sa giocare bene sul ritmo e sulla poliedricità dei suoi caratteri.
Dedicato allo scomparso Steve Jobs, il co-fondatore della Apple profondamente legato alla Pixar – omaggiato anche attraverso il nome di uno dei tre clan costitutivi del regno, i Macintosh – il film è introdotto come di consueto da un cortometraggio: si tratta stavolta dell’esordio alla regia del genovese Enrico Casarosa, che con La Luna porta sullo schermo una storia silenziosa di emancipazione che per stessa dichiarazione del suo autore attinge all’immaginario letterario di Italo Calvino e di Antoine de Saint-Exupéry.
Forse Ribelle – The Brave non sarà fra i progetti più incisivi e d’impatto nella storia della Pixar (capolavori come Up e Wall-e d’altronde sono dei termini di paragone davvero impegnativi) ma anche quest’ultima produzione non smentisce gli standard elevatissimi cui siamo stati abituati, con un’opera sicuramente brillante che sa affrontare il tema della crescita, dell’identità, del rispetto, della famiglia e della graduale costruzione del proprio destino con piglio attuale e contemporaneo, dimostrando ancora una volta come la creatura di John Lasseter sappia parlare non solo ai più piccoli ma anche a un pubblico più adulto.
Voto: * * * *
Priscilla Caporro
Alcuni materiali del film:
Ribelle – The Brave – Backstage Noemi
Ribelle – The Brave – Noemi: Le rosse e ribelli entrano gratis