Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Enrico Pitzianti
Montaggio: Marco Antonio Pani
Italia, 2011 – docu-fiction – Durata: 80′
Uscita: 16 marzo 2012
Distribuzione: EIA Film soc. coop.
Sale: 3
Storie di straordinaria normalità
Che cosa può essere definito “roba da matti”? L’esistenza di una residenza socio-assistenziale che cerchi di aiutare i malati mentali, in ottemperanza alla legge Basaglia in vigore in Italia dal 1978 ma mai completamente applicata sul nostro territorio, o che qualcuno provi a sabotare una struttura del genere?
Nato come un lungamente meditato progetto di un film su Casamatta, luogo sorto quindici anni fa a Quartu S. Elena per volontà di Gisella e Paola Trincas al fine di sostenere anche la sorella Maria Antonietta e destinata ad ospitare, aiutandoli a riabilitarsi, i pazienti psichiatrici, l’opera di Pitzianti si è trasformata urgentemente in una docu-fiction. Tutto nasce quando, a metà del 2009, tra denunce di psichiatri frustrati che portano i NAS all’interno della casa ed il proprietario delle mura che minaccia lo sfratto, la preziosa struttura sta per chiudere. Il regista chiede il permesso a Gisella di poter filmare gli occupanti della casa, almeno per testimoniare fin lì quanto di importante vi fosse accaduto, ed in ventiquattr’ore ottiene il consenso.
Ma Casamatta non si piega, si ostina a cercare un nuovo luogo dove vivere e non accetta di finire infamata sui giornali, così Roba da matti diventa un racconto di resistenza ed il ritratto di persone che ogni giorno “qualcuno” si sforza di far sentire normali. Conosciamo perciò Cenza e Maria Antonietta (Trincas), le veterane della casa, Patrizia, che ha effettuato un lungo percorso riabilitativo, Sergio, addirittura impiegato in una cooperativa sociale e che si reca al lavoro in piena autonomia, Silvana, fidanzata con un ragazzo col quale vorrebbe andare a convivere e da cui desidererebbe un bambino, la giovane Lorena, che si trasferirà in un posto con ragazzi suoi coetanei ed in più Stefano e Pinuccio.
Pitzianti non fa interviste, ma segue tutti i protagonisti della vicenda con la sua telecamera, anche come operatore, lasciando che gli eventi e le immagini parlino da sé. Ne viene fuori non un documentario, ma un vero e proprio film, sorretto da una piacevolissima narrazione i cui snodi li ha scritti il destino, spesso beffardo. Si ride, si piange, si applaude, ci si arrabbia e commuove di fronte a questo lodevole esempio di neo-neo-realismo che, nel sempre più assurdo paese in cui è naturalmente ambientato, spesso scivola nel tragicomico.
Raro perché… di matti è sempre meglio parlare poco.
Note: uscito in 3 sale in Sardegna il 16 marzo 2012, con un notevole successo di pubblico (30° al box office nazionale nel primo weekend!), il 20 aprile uscirà anche in “continente”. Segui QUI la sua programmazione itinerante.
Voto: * * * *
Paolo Dallimonti