Chi non ha mai sognato di uscire da una situazione pesante, di quelle che la vita ogni tanto impone, con la leggerezza di un passo di danza? Di colpo la realtà sfuma, la musica invade la scena e non si puo’ fare altro che cedere alle note che gravitano nell’aria. E’ quello che deve aver pensato John Turturro per la sua terza regia. Peccato che il suo “Romance & Cigarettes” sia davvero un brutto film. Cerca la comicita’ ma si affida al turpiloquio e a doppi sensi che fanno rimpiangere i cine-panettoni di Boldi e De Sica. Il massimo della citazione e’ “Gola profonda”, con l’aereo in volo nel momento dell’orgasmo. Ma tutto il film e’ un susseguirsi di gag che, oltre a non far ridere, trovano ispirazione in una volgarita’ mai davvero liberatoria. Il punto di partenza e’ l’ironia, ma si arriva sempre al pecoreccio. Poco male se almeno ci si divertisse, invece i tempi comici non funzionano, le battute cadono nel vuoto e lo squallore invade la scena. Quanto al musical, canzoni famose irrompono si’ nella realta’ filmica, ma la rendono un kitchissimo baraccone tutto lustrini e coreografie da sabato sera televisivo. Nemmeno i personaggi riescono a supportare il pretenzioso pasticcio, con una banale lei tradita che brama vendetta e vuole farla pagare all’amante. Stupisce poi che tanta “coraggiosa” verve nei dialoghi sporcaccioni si risolva in un moralismo bacchettone che vede il nido familiare ricostituito e l’amante ninfomane buttata a mare senza tanti ripensamenti. Ancora piu’ stridente il finale mortifero. Il cast e’ l’unica forza del film: James Gandolfini e’ una presenza forte dalla simpatia contagiosa; Susan Sarandon ha sempre classe e carisma nonostante le forzature del copione; Christopher Walken ha un breve ruolo, scritto malissimo, ma a lui basta esserci per attirare gli sguardi e Kate Winslet continua a mettercela tutta per scrollarsi di dosso l’immagine di eroina romantica a cui deve il successo e pare, ormai, avercela fatta. Una sequenza per tutte ad esempio della poverta’ di idee: le roboanti flatulenze del protagonista dopo aver mangiato due chili di liquirizie. Da morire dal ridere! E che leggerezza!
Luca Baroncini da GLI SPIETATI