Un film molto bello, molto triste e molto strano.
Io lo vado a vedere perche’ adoro il modo di essere della attrice, che non e’ la sua bellezza, e’ qualcosa d’ altro ma il film non mi concede quest’ aspetto, Laetitia Casta interpreta una parte diversa da se stessa. Non ha una vera trama, solo personaggi, personaggi che si muovono in una ambientazione storica e tutto e’ come una favola, irreale e strano. Pero’, nel clima particolare, la non-storia ha un senso, un senso emotivo piu’ che altro. E’ forte il contrasto tra quello che il film concede, emozioni particolari, e quello che non concede, una progressione, una vera fine. Quella e’ la sensazione, un senso di vaghezza. E il voler motivare alcuni aspetti chiave, senza riuscirci. Almeno io. La tristezza viene da li, dal non riuscire a spiegarsi delle cose e a vedere queste emozioni racchiuse in un racconto che alla fine finisce, chiudendosi e lasciando una certa malinconia. Non vedo scopi in chi ha pensato il film, e’ semplicemente quello che e’.
Himitsu