Una delle esperienze piu misticheggianti del Festival di Venezia 2023. Il profondo contesto esistenziale di “Ryuichi Sakamoto: Opus” distrugge le solite domande riguardanti i documentari sui concerti. Ci sono momenti in cui si potrebbero chiudere gli occhi per concentrarsi sullo stile ultraterreno del pianoforte di Sakamato. In effetti, ci sono dei parallelismi da fare qui con il video musicale di David Bowie per “Lazarus”.
Sakamoto è morto all’età di 71 anni nel marzo 2023 a causa di un cancro che ha reso impossibili i tour e le esibizioni durante i suoi ultimi anni. “Ryuichi Sakamoto: Coda” era al Festival di Venezia nel 2017, facendo luce sul processo e sui valori del musicista in un momento in cui aveva una diagnosi di cancro. “Opus” funziona come un sequel elegiaco ed essenziale che è anche a sé stante. Priva di esposizione, narrazione e quasi una manciata di parole, è semplicemente un’esecuzione pianistica senza pubblico.
Preparatevi a entrare in un mondo di pura armonia e sospensione mistica del tempo e della vostra vita, come è avvenute nelle sale del Lido dove è stato proiettato il film
Voto 8

Vito Casale