regia di Breck Eisner,
con Matthew McConaughey, Penélope Cruz, Steve Zahn.
Voto da 1 a 5: **1/2

Dunque, in aritmetica non ero proprio una forza, ma ci provo lo stesso: 1 finto attore + 1 finta gnocca = 1 finto film? No, dai, non è esattamente così… Siccome so che Pene (nell’intimità la chiamo così) leggerà certamente queste righe, vedrò di essere meno triviale e più professionale come il mio ruolo esige, benché ancora non abbia ben compreso quale esso sia.

Senza rete, senza “spoiler”:

Il film narra la storia del classico eroe colto, appassionato di antichità, che con la bella di turno e l’amico fidato, cioè l’immancabile spalla comica, è alla ricerca di un antico tesoro. No, aspettate, forse mi sbaglio: questa è la trama de “Il mistero dei templari”, la pellicola con Nicholas Cage! Ah no, ora ricordo, là la trama era completamente differente, infatti si narrava la storia del classico eroe colto, appassionato di antichità, che con la bella di turno e l’amico fidato, cioè l’immancabile spalla comica, è alla ricerca di un antico tesoro.

Già già, meno male che la mia proverbiale memoria d’elefante (tutto in proporzione*) mi ha salvato ancora una volta dall’ennesima figuraccia.

Cast (1):

Mah… bello l’è bello, i denti bianchi li ha tutti, il fisicaccio palestrato pure, ma… boh?!? ‘Sto Matthew lo lanciarono come il nuovo Paul Newman (esagerazioni da ufficio stampa, ok) però nel tempo si è rivelato per quel che è: bello, con i denti bianchi ed un buon fisico, appunto. Magari saprà anche far altro oltre che a sorridere come una vecchia canaglia, ma a pelle non è poi così simpatico e questo mi dispiace: ho fatto di tutto pur di farmelo piacere, ho attaccato poster ovunque, in casa ed in ufficio, ho distribuito i suoi santini in chiesa, ho riguardato più e più volte tutti i suoi vani sforzi cinematografici, ma non c’è stato nulla da fare: un Tom Cruise, ad esempio, è tutto un altro mondo.

Cast (2):

Pene Pene, ma che mi combini? Vogliamo fare come tutti lì ad Hollywood, cioè diventare ricchi con i soliti blockbuster fracassoni e poi riacquistare una verginità cinematografica con film autoriali e, quindi, sputare nel precedente ricco piatto durante le solite interviste? Va bene, nulla di male. Ma almeno cambia truccatrice, pettinatrice, insomma, fa’ qualcosa!

Cast (3):

Steve Zahn, ovvero un buon caratterista, dalla faccia simpatica, ottimo come spalla. Il che non è una cosa disprezzabile, basti pensare ad un Paul Giamatti ed alle sperticate lodi che la critica snob ora gli concede dopo anni di gavetta, con quella faccia un po’ così, con quel fisico un po’ cosà…

Concludendo:

Sparatorie, inseguimenti, botti, botte… C’è tutto, nulla ci è risparmiato (anzi, sì: fortunatamente pochi effetti digitali) per far ridere ed emozionare lo spettatore. Che poi ci siano riusciti o meno è un altro discorso, ma questo, come al solito, vale per me. Per chi non ha conosciuto ed amato un Indiana Jones, ad esempio, “Sahara” potrà piacere un po’ di più. Forse.

Un accaldato BenSG.

*Sì, intendevo la panza, tranquilli…