Recensione n.1

“C’era una volta” comincia la voce fuori campo e ci si prepara alla solita favola gentile in cui l’eroe vince sul male e dopo mille peripezie vivono tutti felici e contenti. Beh, non e’ che Shrek” si differenzi molto da questo modello, solo che l’eroe e’ un orco puzzolente e scoreggione, la principessa nasconde più di un segreto e il principe azzurro e’ un metro d’arroganza e viltà. Sembrano modifiche da poco, ma abituati come siamo a eroi a tutto tondo che uniscono a una bellezza solare invidiabili qualità di altruismo e agilità, la riscoperta delle sfumature regala più di una sorpresa. Prima di tutto, pur mantenendone la struttura e i passaggi obbligati, mescola le carte della favola, smitizzando luoghi comuni e avvicinando con un umorismo sarcastico e beffardo i personaggi al cuore del pubblico.
Inoltre, pur essendo molto sofisticato dal punto di vista tecnico, mette i prodigi informatici al servizio della narrazione. E il risultato e’ uno dei migliori film dell’anno. All’inizio forse risulta un po’ straniante vedere personaggi umani interpretati da calcoli matematici, ma dopo un po’ il coinvolgimento e’ totale e si palpita e si ride con i protagonisti di sintesi. La Dreamworks sembra avere appreso molto bene la “ricetta” della Disney e, quindi, cura del dettaglio, citazioni cinematografiche, personaggi azzeccatissimi nelle loro caratterizzazioni e tecnica avanguardistica, ma gioca a destrutturare un immaginario ormai scolpito nella memoria di intere generazioni attraverso l’arma dell’ironia. E osa far dire e fare cose ai suoi protagonisti che in un film d’animazione ad alto budget e per un grande pubblico non si sono mai viste. Gioca soprattutto a distruggere la carineria gratuita e i risultati sono, oltre che acuti, davvero divertenti.

Naturalmente occorre ricordare che di gioco si tratta e infatti il finale, dopo una sceneggiatura fino a quel punto molto attenta a rendere la morale oltre che detta anche vissuta dai personaggi, avrebbe potuto osare di più. Ma si arriva all’happy ending talmente sollazzati e soddisfatti che la morale diventa uno degli elementi e non certo il principale che resta, infatti, l’ironia. Ed era davvero da tanto che non si rideva così di gusto al cinema!

Luca Baroncini

Recensione n.2

*****
spoiler alert: level 0

Riconosco tutta la mia banalità nel ripetere cose sentite e risentite, lette e rilette, trite e ritrite, ma davvero non so come descrivere altrimenti questo capolavoro: una gioia per gli occhi, un tripudio di colori, la fiera della fantasia elevata ad arte, ecc. ecc. In pratica: pensate a tutte le meravigliose sensazioni che il cartoon della vostra vita (tutti ne abbiamo almeno uno, no?) vi ha dato e moltiplicatele. Come? Vi serve un numero come moltiplicatore? Ma siete così precisini e schematici? Non sarete di quelli che non riescono a sorridere neanche con il solletico, vero? Beh, in caso state alla larga da questo film: non fa per voi.
Sì, “Shrek” è un film comico, tremendamente comico e dissacrante. Di certo non è una sterile esibizione tecnologica; dopo aver esclamato il classico “Ohhhh…” alle prime inquadrature, vi dimenticherete presto di essere davanti a qualcosa di decisamente irreale e vedrete l’orco e i suoi compagni d’avventura come persone vere, di certo non artificiali. La caratterizzazione dei personaggi è perfetta, ognuno con una propria personalità. Ecco, magari evitate nei giorni successivi di andare in campagna e di cercare d’intavolare una conversazione con un asino. Anzi, con un ciuchino.

DA TENERE: Tutto tutto tutto.
DA BUTTARE: Coloro che liquidano il film, senza averlo prima visto, come la “solita” pellicola per bambini. “Shrek” NON è un film per bambini. Almeno non solo. Molte battute e situazioni sono recepibili solamente da un pubblico adulto.
DA BUTTARE 2: Frasi del tipo “l’animazione al computer non è che una fredda e sterile esibizione tecnologica”. Sarei disposto a pagare personalmente il biglietto del cinema a quelli che se ne escono ancora oggi con queste cretinate. Ho detto “sarei”…
NOTA DI MERITO: Finalmente qualcuno ha capito che le canzoni sdolcinate nei cartoni animati non interessano proprio a nessuno. Ma ci voleva così tanto?
NOTA DI DEMERITO: Ma scherziamo?? Con 5-stelline-5 che fino ad ora non avevo mai dato a nessun film recensito???
CURIOSITA’: Gli ideatori di questa magnifica avventura hanno dichiarato che il loro intento non è quello di realizzare dei cartoon, ma dei veri e propri film. Solo con un’altra tecnica. Nulla di più vero.
SITO: http://www.shrek.com/

Ben, aspirante Supergiovane