Scheda film
Regia: Christian De Sica (e Brando De Sica, non accreditato)
Soggetto: Nicola Guaglianone e Menotti
Sceneggiatura: Andrea Bassi, Luigi Di Capua e Christian De Sica
Fotografia: Andrea Arnone
Montaggio: Francesco Galli
Scenografie: Paolo Sansoni Baratella
Costumi: Nicoletta Ercole
Musiche: Andrea Farri
Suono: Bruno Glisbergh
Italia, 2019 – Commedia/Horror – Durata: ‘
Cast: Christian De Sica, Carlo Buccirosso, Gian Marco Tognazzi, Ippolita Baldini, Francesco Bruni, Valentina Martone, Gianni Parisi
Uscita: 14 novembre 2019
Distribuzione: Medusa Film
Spiriti liberi
Thomas (Christian De Sica) è un mago fallito e in bolletta; Carlo (Buccirosso) vive all’ombra dei facoltosi suoceri milanesi. I due, fratellastri che non si parlano da anni, si ritrovano a Napoli al funerale del padre appena scomparso, dove scoprono di avere un terzo fratello, Ugo (Gianmarco Tognazzi), personaggio curioso, all’apparenza un po’ picchiatello perché afferma di vedere i fantasmi, in realtà un genietto. Vedendo sfumare l’eredità paterna, divorata dai debiti che il genitore aveva contratto in vita, il terzetto di fratelli, affidandosi in parte alle folli teorie di Ugo, decide di sfruttare la credulità e la superstizione partenopea a proprio favore trasformandosi in “acchiappafantasmi” e fondando un’agenzia di investigazioni paranormali a loro nome. L’attività procede a gonfie vele, però, quando Carlo viene posseduto dallo spirito paterno, i tre si devono convincere con raccapriccio della reale esistenza dei fantasmi. Ma, peggio ancora, le loro attività hanno risvegliato la Janara, una terribile strega che minaccia di distruggere il capoluogo campano. Riusciranno Carlo, Thomas ed Ugo a salvare la città?…
Christian De Sica, alla soglia dei settant’anni è inarrestabile ed anche stupefacente. Alla stampa ha raccontato di aver pensato ad un remake/parodia, con la partecipazione del ritrovato sodale Massimo Boldi, di Oscar insanguinato di Douglas Hickox con Vincent Price, in cui una coppia di attori in declino andava ad uccidere tutti i critici che li avevano sbeffeggiati nel corso della loro carriera. Ma, mentre si cercavano gli introvabili, a suo dire, diritti del fim, gli capitò questo soggetto di Guaglianone e Menotti. Fermo restando che NON VEDIAMO L’ORA di godere di una siffatta pellicola, anche questa fatica registica dell’attore romano ci lascia decisamente sorpresi. Pur con la complicità e collaborazione del figlio Brando, co-regista non accreditato, realizza un film che, oltre ad essere sulla carta un rifacimento non dichiarato di Sospesi nel tempo di Peter Jackson, tralasciando ogni similitudine con Ghostbuster, ha dei momenti horror veramente riusciti e sembra rimandare direttamente a Mario Bava.
L’idea della cattivissima strega campana, beneventana per la precisione, già sfruttata da un piccolissimo film del 2015 di Roberto Bontà Polito, appunto Janara, brilla per originalità: invece della Camorra, un antagonista fantastico per una cittò dai mille mali, non è una trovata malvagia.
Ma anche molti omaggi al cinema del passato, come alcuni personaggi minori che strizzano l’occhio a diversi film di papò (e nonno) Vittorio o anche il nome del terzo fratello, Ugo, che ricorda inevitabilmente Tognazzi, finiscono nel vuoto in una confezione che si sbraca sotto i colpi della solita volgarità.
Il problema di Christian De Sica è che, oltre a risultare sulla scena molto affaticato – in alcuni momenti sembra farfugliare battute che poco arrivano all’orecchio dello spettatore – non riesce, come molti comici suoi colleghi, a riunuciare a gag e tormentoni che ormai sono dei veri e propri marchi di fabbrica, abbassando così il livello del prodotto. La trovata di abbinare horror e commedia è potenzialmente valida, soprattutto in Italia dove non c’è una tradizione ed un tal connubio evoca alla mente gli sparuti nomi del già citato Bava Sr., di Nello Rossati e di Pupi Avati. Ma non funziona abbinare l’horror a “questa” commedia, sguaiata e di bassa lega.
Il risultato alla fine, un po’ come è stato col recentissimo Gli uomini d’oro è che anche Sono solo fantasmi rischia di non avere un suo pubblico: troppo hard e ardito per i fan del Christian nazionale e troppo sciatto nella cornice per i patiti dell’horror.
Andrà meglio la prossima volta? Dai, Christian, che Vincent Price, e non solo lui, vegli su te!
Voto: 5 e ½
Paolo Dallimonti