Scheda film
Titolo originale: The martian
Regia: Ridley Scott
Soggetto: basato su “L’uomo di Marte” di Andy Weir
Sceneggiatura: Drew Goddard
Fotografia: Dariusz Wolski
Montaggio: Pietro Scalia
Scenografie: Arthur Max
Costumi: Janty Yates
Musiche: Harry Gregson-Williams
USa, 2015 – Fantascienza – Durata: 141′
Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Jeff Daniels, Michael Peña, Sean Bean, Kate Mara
Uscita: 1° ottobre 2015
Distribuzione: 20th Century Fox
“There’s a Starman waiting in the sky…”
La spedizione su Marte capitanata da Melissa Lewis (Jessica Chastain) deve fare un repentino quanto imprevisto ritorno sulla terra a causa di una violenta tempesta. Mentre gli astronauti cercano di lasciare la base marziana in fretta e furia, Mark Watney (Matt Damon) viene colpito da un’antenna staccatasi e rimane sul suolo, dato per morto dal suo bio-monitor che cessa di funzionare. Ma, scopriremo presto, anche se la tuta è stata forata da un pezzo dell’antenna, quest’ultimo, insieme al suo sangue, l’ha sigillata ed egli così… è ancora vivo.
Calcolando che la prossima spedizione non toccherà il suolo di Marte prima di quattro anni, fa un rapido conto di quanto cibo avrà a disposizione ed inizierà a pensare a brillanti strategie di sopravvivenza, che, da biologo qual è, non gli mancheranno. Mentre i suoi ignari compagni sono in lunga rotta verso la terra e la Nasa si accorgerà rapidamente della sua sopravvivenza, tenterà in tutti i modi di mettersi in contatto col suo pianeta…
Era dai tempi di Thelma & Louise – anche se Il gladiatore e Il procuratore potrebbero fare eccezione – che Ridley Scott non realizzava un film così riuscito! Alla soglia dei quasi ottant’anni (78 a fine novembre) e dato ormai prossimo alla pensione, vista la scarsa qualità della gran parte delle pelicole recentemente girate, il regista che ha reinventato la fantascienza degli anni ottanta con due pietre miliari del calibro di Alien e Blade runner, firma, praticando il genere per la quarta volta, uno dei suoi film migliori.
Tratto dal romanzo “L’uomo di marte” (2011) di Andy Weir, di cui mantiene ampiamente lo spirito, Sopravvissuto – The martian ha già una denuncia di plagio da parte dello sceneggiatore russo Mikhail Raskhodnikov, autore di “Marsianin” nel 2008, ed ha dei curiosi punti di contatto con Interstellar (2014) di Christopher Nolan: sia per l’astonave Hermes che è molto simile all’Endurance, sia per il fatto che entrambe le pellicole vedono curiosamente Matt Damon abbandonato su un pianeta ostile (ed in tutti e due i casi ha una missione che andrà a recuperarlo), ma se in Sopravvissuto – The martian è l’eroe di turno, in Interstellar era un gran bel mascalzone. E se fa pensare a Gravity di Alfonso Cuaron per l’astronauta abbandonato e se cita perfino Iron Man, per il particolare uso che fa della disco-music riporta alla mente il recente, bellissimo I guardiani della galassia di Peter Gunn.
Ed è proprio in campo musicale che il film di Ridley Scott si fa ulteriormente notare: se la colonna sonora originale di Harry Gregson-Williams è già notevole, Sopravvissuto – The martian si fa notare per l’uso pertinente di “Starman” di David Bowie (“There’s a Starman waiting in the sky…”) e per “Waterloo” degli Abba, oltre che per la disco-dance degli anni settanta.
Le altre carte vincenti della pellicola, oltre alla fotografia di Dariusz Wolski ed al montaggio alternato di Pietro Scalia, sono l’ottimismo e l’ironia, arma come sempre vincente, che ne fanno una sorta di disaster movie positivo, un drammone intriso di commedia (si noti la presenza nient’affatto casuale di una grande comica americana come Kristen Wiig): l’agguato è sempre dietro l’angolo ed ovviamente ne succederanno di ogni, anche se abbiamo ben chiaro dove la vicenda andrà a parare.
La resilienza di Mark Watney, caratteristica principe di ogni astronauta che si rispetti, soprattutto se candidato ad operare in situazioni complesse, se in primis gli permette di sopravvivere, in secundis ce lo rende assai simpatico ed empatico.
Sopravvissuto – The martian è così un’insperata ed inattesa sorpresa, che segna il ritorno alla grande di Ridley Scott e ne fa un film da non perdere!
Voto: 8
Paolo Dallimonti