Scheda film
Regia: Luca Ribuoli
Soggetto: tratto da “Un Capitano” di Francesco Totti con Paolo Condò
Sceneggiatura: Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu
Montaggio: Pietro Morana
Scenografie: Luca Gobbi
Costumi: Eva Coen
Musiche: Luca Tescari
Italia, 2021 – Biografico/Commedia – Durata: 6 puntate da ca. 40′ l’una
Cast: Pietro Castellitto, Greta Scarano, Monica Guerritore, Gianmarco Tognazzi, Giorgio Colangeli, Primo Reggiani, Alessandro Bardani, Gabriel Montesi
Uscita: 19 marzo 2021
Distribuzione: Sky

Le attenzioni per Totti si fanno serie

Dopo il bellissimo documentario Mi chiamo Francesco Totti diretto da Alex Infascelli, apprezzato anche da persone, come chi scrive, che di calcio non capiscono niente, ecco approdare su Sky e Now TV dal prossimo 19 marzo la fiction Speravo de morì prima dedicata al calciatore-simbolo della A.S. Roma. Tratta dal libro “Un capitano”, scritto dallo stesso Totti insieme a Paolo Condò, sceneggiata da Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu e diretta da Luca Ribuoli (talento già prestato a numerosi “sceneggiati” nazionali), la serie deve molto al documentario suddetto, dal quale nessuno spettatore dovrebbe prescindere prima di accostarsi ad essa.

Ma se il film di Infascelli, narrato da Totti in prima persona allo spettatore in una evidente rottura della quarta parete, procedeva in senso alquanto cronologico, pure partendo dall’addio alle scene calcistiche dato quel 28 maggio 2017, la fiction di Ribuoli, pur non rinunciando alla racconto fuori campo del calciatore (cui presta voce e volto Pietro Castellitto), va avanti in maniera più anarchica, cominciando con l’infortunio nel 2015 e saltando da lì di palo in frasca avanti e indietro nel tempo e nella sua lunga carriera, concentrandosi però in particolare sull’ultimo anno e mezzo e sul profilarsi dell’indigesto addio al pallone. L’azione tende inoltre a porre molto risalto sul rapporto conflittuale tra il giocatore e l’allenatore Luciano Spalletti in occasione del suo secondo mandato presso la squadra romana.

La domanda sorge spontanea: c’era davvero bisogno di una serie TV su Francesco Totti? E la risposta è: così ben fatta, sì! Sorta di versione fiction del documentario succitato, ma di gran lunga più “libera”, anche se è stata visionata e “approvata” dal diretto interessato, Speravo de morì prima si caratterizza fin da subito per il ritmo e per la voglia di stupire, di realizzare qualcosa di molto diverso da prodotti preesistenti. È poi un’operazione estremamente divertente, leggera e pop, contando su alcuni camei davvero preziosi, come quelli di Paolo Calabresi e di Antonello Fassari nelle vesti, sacre, di due uomini di chiesa più appassionati alla fede calcistica che a quella nel Signore, o quello di Ricky Memphis nel ruolo di un ferramenta che appare in una visione a Totti durante uno degli interventi chirurgici e che dovrebbe consigliare all’illustrissimo professor Mariani (Mattia Sbragia) la vite più adatta da inserire nel ginocchio di Francesco o ancora il superlativo Gabriel Montesi (Favolacce) nei panni di Antonio Cassano, reale amico e sorta di Grillo Parlante per il protagonista dal piede d’oro.

Pietro Castellitto è riuscito a catturare l’essenza del calciatore romano, ad intercettare il suo cuore e a restituirlo egregiamente sullo schermo, schivando l’effetto “Bagaglino” e arrivando dritto allo spettatore.

Completano un cast di lusso Greta Scarano (Ilary), Monica Guerritore e Giorgio Colangeli (i signori Totti) e un Gianmarco Tognazzi, qui nel ruolo della sua vita, nei panni di un iperrealistico Luciano Spalletti.

Note: la prima puntata di 6 della serie TV sarà in onda su Sky Atlantic e Now TV a partire dal 19 marzo 2021.

Voto: 7

Paolo Dallimonti