Un “trip onirico”, sulle sponde di due psicologie, quella di Sam, psicoanalista, ed Henry, studente d’arte e talentuoso pittore.
Il film rappresenta quel filone affascinante e ricco di stimoli che è il thriller che si dipana tra i labirinti della mente e della psiche in un gioco simbolico, di vite parallele e (presunte)vere che poi sono prefigurazioni della vita di ognuno e alle quali viene dato un credito di ambigua esistenza materiale attraverso il vecchio concetto esistenzial-letterario-filosofico caro a tanto mondo dell’arte, e cioè: cos’è vero e cos’è finto? La vita è sogno? E i sogni intensamente vissuti, così come le esperienze intime della nostra mente, non sono forse più vere della realtà tangibile? Il film ci mette davanti ad una serie di “quadri” e di sequenze che hanno lo scopo di costruire un gioco con lo spettatore, e cioè quello di stimolarlo a voler sapere cosa rappresentano le situazioni in questione. I protagonisti sono vivi? Sono morti? Il paziente e il medico sono tali o i ruoli in un’altra dimensione della coscienza sono invertite?
Ci si trova di fronte ad un sorta di linea di confine tra vita e morte, generata da rimorsi e sensi di colpa di qualcosa di già capitato precedentemente che rende l’esistenza insopportabile (e già svanita) e l’amore per la vita stessa che fa diventare atroce il distacco da questa stessa.
E ancora.
Tutto ciò a cui assistiamo è la rimozione ed elaborazione di un qualcosa di già avvenuto?
Si, è proprio così, ed alla fine lo spettatore ha l’idea che tutto ciò che vede sia una ricostruzione di un avvenimento, cioè un incidente stradale capitato tempo addietro. Allo spettatore il compito di ricostruire tutti i fili partendo proprio dal finale.
Il film si lascia vedere con interesse, specialmente da chi ama questo modo di fare cinema, ma anche con un pizzico di noia poiché qua e là il racconto si avvita su se stesso.
Buona, ma canonica e accademica, la prova degli attori che pescano in un loro repertorio espressivo già rodato in tanti altri film.
Gino Pitaro                         newfilm@interfree.it