Scheda film

(Tr. Lett.: Esportazioni rare)
Regia e Montaggio: Riccardo Papa
Soggetto e Sceneggiatura: Riccardo Papa e Edoardo Montanari
Montaggio: Francisco Gaete Vega
Suono: Salvatore Tagliavia
Italia, 2013 – Documentario – Durata: 70′
Cast: Rosa Diletta Rossi
Uscita nel paese d’origine: —

 Educatori scatenati

Che cos’è un educatore? E, soprattutto chi, che cos’è un “ragazzo in difficoltà”? Queste domande nell’opinione comune possono avere molte risposte, ma raramente quella giusta. Per dirimere i tanti dubbi, il giovane regista Riccardo Papa è entrato in relativa punta di piedi nella Casa Famiglia “Rosa Luxemburg”, gestita dalla cooperativa Epoché Onlus, seguendone giovani ospiti ed operatori. Per farlo è andato oltre il canonico e tradizionale meccanismo della docu-fiction, che vede schierare prima la realtà e mettere poi in campo la fiction, unendone infine i tratti comuni. Si è avvalso invece di distinti piani narrativi: il primo costituito dai veri protagonisti, ragazzi e collaboratori, con le loro storie e i loro micro- e macro-mondi, più la realtà circostante che osservano e li osserva imperterrita, tutti, spesso senza risparmiare giudizi; il secondo rappresentato dalla macchina da presa, il cui obiettivo non è mai obiettivo, ma in realtà innanzitutto un elemento di disturbo e quindi un filtro, in nessun momento super partes, poiché anche grazie al montaggio non potrà mai restituire integralmente tutto ciò che ha rispreso; ultimo, in questo sistema di vasi strettamente comunicanti, la presenza dell’attrice Rosa Diletta Rossi, guida del viaggio, che è entrata in contatto con un ragazzo in particolare, come se lei fosse in tutto e per tutto uno dei vari operatori.
Sfatando molti luoghi comuni, dovuti in particolare all’ignoranza diffusa nei confronti di realtà come questa, le discrete e comunque temute telecamere di Papa, si nutrono anche di significativi pause e silenzi, dovuti pure tecincamente al tempo lasciato ai protagonisti per abituarsi ad esse, e si bagnano della stessa ironia spontanea e naturale di ospiti – soprattutto – e anche collaboratori, là dove lo stesso titolo scelto allude e sorride sornione dall’alto dei titoli di testa e della locandina.
Supermanz, sì, poichè quell’errore apparentemente di battitura porta in sé un sovvertimento, un refuso, uno sbaglio come i ragazzi in difficoltà seguiti nella Casa Famiglia, secondo i propri parametri assolutamente normali, ma che, agli occhi della società “normale”, appaiono strani, diversi, pericolosi, mentre vanno solo esplorati e conosciuti per poi finalmente avvicinarli al mondo reale con cui sono forse solo apparentemente in conflitto.
Così il documentario di Riccardo Papa, grazie all’arma del sorriso, porta candidamente ma lucidamente alla luce situazioni spesso misconosciute, facendo chiarezza su fenomeni, quali i ragazzi in difficoltà, gli educatori e le Case Famiglia, spesso ignorati dai più. Da vedere.

RARISSIMO perché… racconta realtà che è meglio ignorare.

Note: passato al RIFF 2014, il film NON è MAI approdato in sala.

 

Voto: 7

Paolo Dallimonti