un film di NIELS MUELLER
una distribuzione
CAST ARTISTICO
SEAN PENN Sam Bicke
NAOMI WATTS Marie Bicke
DON CHEADLE Bonny
MICHAEL WINCOTT Julius Bicke
CAST TECNICO
REGIA NIELS MUELLER
SCENEGGIATURA NIELS MUELLER
KEVIN KENNEDY
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA EMMANUEL LUBEZKI
SCENOGRAFO LESTER COHEN
MONTAGGIO JAY CASSIDY, A.C.E.
COSTUMI AGGIE GUERARD RODGERS
PRODUTTORI ESECUTIVI KEVIN KENNEDY FRIDA TORRESBLANCO
ALEXANDER PAYNE
LEONARDO DICAPRIO
PRODUTTORI ALFONSO CUARON
JORGE VERGARA
Sinossi
The Assassination è tratto dalla storia vera del commerciante di mobili Sam Bicke, che ha cercato di assassinare il 37° Presidente degli Stati Uniti nel 1974.
Inverno del 1974, in un momento di grande agitazione politica Samuel J. Bicke (Sean Penn), un uomo di quarantaquattro anni, desidera credere in qualcosa, qualunque cosa, ma la fiducia in sé stesso e nel mondo che lo circonda diminuisce sempre più.
È separato dalla moglie, Marie (Naomi Watts), che rifiuta di prendere in considerazione la possibilità di una riconciliazione. È in cattivi rapporti con suo fratello Julius (Michael Wincott), un uomo d’affari il cui successo fa il verso alla collezione di fallimenti professionali di Bicke. Sta inoltre cercando con tutte le forze di tenersi stretto un lavoro per il quale non è tagliato: Bicke lavora come agente di commercio per una società di forniture per uffici, un impiego che lo obbliga quotidianamente ad essere falso, opportunista, e disonesto.
Bicke ha però un sogno: aprire un servizio di riparazione di gomme a domicilio con il suo amico meccanico, Bonny (Don Cheadle). Per dare vita a questo progetto, i due amici hanno bisogno di un piccolo prestito bancario. Bicke fa la domanda e aspetta, con grande tensione, che passi il tempo necessario affinché il prestito venga erogato.
L’ansia aumenta e Bicke comincia a crollare. In uno stato estremamente vulnerabile, vede ingiustizia e ipocrisia ovunque. Pensa che non sia giusto che Marie, che lavora in un bar per mantenere i loro tre bambini, debba indossare un gonna corta per avere delle mance migliori, o che i clienti di Bonny si comportino con lui in maniera offensiva solo perché è nero. Vorrebbe affrontare tutti gli oltraggiatori, ma ci sono troppi mulini a vento da combattere.
C’è però un mascalzone di primo piano. Richard Nixon, descritto dal suo capo (Jack Thompson) come il più grande commerciante della storia perché è riuscito ad imbrogliare gli americani per due volte, diventa l’incarnazione di tutto ciò che non va nel mondo.
Una serie di eventi sfortunati (il prestito gli viene negato, la sua ex-moglie e suo fratello lo abbandonano e il suo sogno di iniziare un lavoro in proprio non si realizza) convince Bicke che il solo modo per riscattare la sua vita insignificante è portare avanti un’azione grandiosa ed eroica per far sì che gli altri si accorgano di lui.
Un nuovo Samuel Bicke, atipico, risoluto e pieno di risorse, prepara una terribile crociata per rimediare ai mali del mondo. Ha un appuntamento con la storia.
LA PRODUZIONE
Il regista Niels Mueller e il co-sceneggiatore Kevin Kennedy hanno finito di scrivere The assassination più di cinque anni fa. “Era cominciato come una sceneggiatura di vera fiction che si chiamava L’Assassinio di LBJ” – ricorda Niels – “su un uomo che si sente ignorato dalla società ed il cui tentativo di assassinare Lyndon Baines Johnson non viene notato, o non viene interpretato come un tentativo di omicidio. Nel corso delle ricerche ci siamo resi conto che non si trattava di pura e mera finzione, ma che dovevamo solo passare al presidente seguente. Abbiamo trasportato la storia dal 1964 al 1974 e cambiato il titolo.”
Sean Penn ha letto la sceneggiatura per la prima volta all’incirca in quel periodo. Poco dopo averla letta, ha incontrato Niels e gli ha detto che avrebbe fatto il film. “Sean non ha mai avuto dubbi sulla sua volontà di fare il film,” dice Niels. “Ogni volta che incontravamo un nuovo ostacolo, infatti, ci confermava la sua disponibilità. Il suo coinvolgimento in questo progetto era la certezza che ha fatto si che il film venisse realizzato.
Niels e Kevin impiegheranno altri quattro anni per trovare altri sostenitori da coinvolgere nel progetto. Dopo aver bussato a diverse porte ed aver ascoltato molte promesse mai mantenute, la sceneggiatura ha colpito l’attenzione di Anhelo Productions, la società di Alfonso Cuarón e Jorge Vergara, responsabile di Y Tu Mamá También – Anche Tua Madre. Alfonso si era appena trasferito in Inghilterra per iniziare la pre-produzione del suo nuovo film, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, ma Niels venne invitato ad incontrare Jorge per parlare del film al L.A. Coliseum, dove la squadra di calcio nazionale messicana avrebbe incontrato l’Argentina per un amichevole.
“Mio padre è tedesco e sono cresciuto con il calcio,” commenta Niels. “Così invece di sentirmi nervoso all’idea di discutere del film, mi sono ritrovato a sperare ardentemente – mentre mi recavo alla partita – che Jorge non volesse parlare del film fino alla fine del gioco, perché mi sarebbe piaciuto tantissimo guardare la partita. ”
Niels non aveva niente da temere. In quanto proprietario della squadra di calcio più popolare del Messico, Jorge prende il calcio sul serio tanto quanto il cinema. “Parlammo di ‘Nixon’ dopo la partita, e Jorge mi disse che Anhelo avrebbe prodotto il film. In passato mi era stato detto diverse volte che il film sarebbe stato finanziato, ma quando fu Jorge a dirmelo, seppi che questa volta era vero”.
Sebbene molto lontano a livello geografico, Alfonso era seriamente interessato al progetto. “Mentre si occupava della regia di Harry Potter – racconta Niels “Alfonso ha trovato il tempo di farmi avere delle preziose osservazioni sulla sceneggiatura, di discutere del cast e della troupe. È stato di notevole aiuto nonostante si provasse dall’altra parte dell’oceano. Poi, quando ho avuto la copia lavoro del film, sono andato a Londra per lavorarci con Alfonso. Le sue osservazioni erano sempre precise e sono state di grande aiuto al film. Avere un regista, che ammiro così tanto come Alfonso, come produttore non succede molto spesso, stato molto, molto fortunato”.
Questa “fortuna” si è estesa agli attori e alla troupe. Ad unirsi a Sean Penn c’erano Naomi Watts, Don Cheadle, Jack Thompson, Michael Wincott e Mykelti Williamson. “Per essere un regista alla sua prima regia cinematografica, ho avuto una ‘Cadillac di attori’,” dice Niels.
Le riprese principali di The assassination si sono svolte a Oakland, California. Il primo giorno delle riprese comprendeva una scena tra Don Cheadle e Sean Penn. “Durante i primi ciak – commenta Niels – ho continuato a pensare ‘ecco Sean Penn e Don Cheadle’ e mi sono perso tutti i ciak. Mi sono reso subito conto che avrei fatto meglio a smettere di comportarmi in questo modo e cominciare a fare il mio lavoro”.
Parlando della recitazione, continua Niels, “Non so come Sean faccia quello che fa, ma è una cosa incredibile vederlo dar vita ad un personaggio: improvvisamente questo viene fuori in tutto il suo splendore e non riesci più a riconoscere Sean. Molte volte, mentre giravo, avrei voluto uscire di nascosto dal set perché mi sentivo un intruso. Ricordo di essermi sentito così in una scena particolare con Sean e Naomi Watts ed anche in una scena con Sean e Michael Wincott. Mi ricordo ancora di quest’ultima non come di una scena che ho girato, ma come una scena dove mi trovavo seduto, inosservato, nel salotto di qualcuno.”
Il personaggio di Sean richiedeva una tale concentrazione che la produzione ha deciso di costruire una scenografia per l’appartamento di Sam. Era più semplice che trovare un appartamento silenzioso a Oakland o a San Francisco, dove è stato girato il film. Ciononostante, girare delle scene così cariche a livello emotivo e allo stesso tempo contenute, è stata una prova per tutti gli attori e la troupe.
”Per quanto fossi esausto alla fine di una giornata di riprese, ero triste al pensiero di non poter veder lavorare Sean ogni giorno. Il suo lavoro supera qualunque cosa io possa dire ma è straordinario. – commenta Niels – Sean ha enorme fiducia in me. Ed ho imparato moltissimo da lui come regista. È una delle persone più intelligenti che abbia mai incontrato. Sean è stato un partner per tutto il corso di questo film. Il suo apporto è stato preziosissimo a tutti i livelli, dalla pre-produzione alla post-produzione”.
Un momento difficile della produzione è stato girare le sequenze dell’aeroporto. La prima difficoltà è stato trovarne uno che assomigliasse ad un aeroporto del 1974. Ma la difficoltà maggiore è stata ottenere i permessi per riprendere qualunque cosa in qualunque aeroporto che, – fatta eccezione per una ripresa in esterno – ci venivano negati per motivi di sicurezza. Le scene di The assassination sono state le prime ad essere girate in un aeroporto dopo i tragici eventi dell’11 settembre ”.
Parlando di Naomi Watts, “Un’attrice veramente grande. Per questa parte si è trasformata a tal punto che la gente che conosce il suo lavoro, alla fine del film, mi chiede chi sia quest’attrice. Ha portato sullo schermo la miscela di vulnerabilità e di forza necessarie al ruolo di Marie. Con la più semplice delle battute ci racconta la storia di un matrimonio burrascoso. Ringrazio Alejandro González per averci mostrato quali grandi cose possono accadere quando si mettono Sean e Naomi insieme.”
“Kevin Kennedy ed io volevamo che Don Cheadle interpretasse Bonny prima ancora di finire la sceneggiatura,” continua Niels. “Così, il giorno in cui Don ha accettato la parte, è stato un grande giorno. Don è uno dei più bravi attori americani – possiede un vero talento. Dà ai suoi personaggi sentimenti e profondità, ha raccontato la complessità del rapporto del suo personaggio con Sam, in maniera magistrale.
“Credo che Jack Thompson sarà una rivelazione per molti spettatori e registi. Non dovrebbe esserlo – è stato un grande per tantissimo tempo e in moltissimi film. Ma credo che Jack Thompson stia per essere scoperto da un nuovo pubblico. Mi piace nei panni di Jack Jones nel film. Ha dato la profondità e la complessità necessarie alla parte perché questa riuscisse bene. Avere Jack Thompson sul set è stata una grande gioia.
Mykelti Williamson: “Che grande giorno è stato vedere ‘T’ e Sean lavorare insieme. Abbiamo passato un po’ di tempo con David Hilliard, uno dei fondatori delle Pantere Nere, per poter girare bene questa scena. Mr. Hilliard ci ha detto che avevamo colto quello che per molto tempo aveva desiderato che venisse raccontato sulle Pantere – la loro apertura verso tutti i membri della comunità, e questo ci ha fatto molto piacere.
Michael Wincott: “Ringrazio Sean per avermi indirizzato verso Michael. La scena tra Sam e suo fratello aveva un certo peso ed una storia alle spalle. Michael e Sean sono fratelli nella loro scena cardinale. Incredibile.
Brad Henke: “Mi è piaciuto vedere il lavoro di Brad nei panni di Marty. È bravissimo nei momenti in cui il suo personaggio non parla, quando suo padre (Jack Thompson) monopolizza la scena. Brad è un attore eccellente, serio e coinvolto”.
A proposito della troupe, afferma il regista, “La mia troupe è stata fantastica. Ogni dipartimento ha accolto il film come se fosse il suo. Lo ha fatto suo.
“Emmanuel ‘Chivo’ Lubezki vede cose che la maggior parte della gente su questo pianeta non vede. La qualità più grande di Chivo sta nella sua capacità di essere in completa armonia con quello che Sean e gli altri attori stavano facendo sul set. Chivo è un direttore della fotografia, e sebbene sia maestro in fatto di luci e composizioni, pone il lavoro degli attori ed il modo di riprenderlo al disopra di ogni altra cosa. È capitato che alcune volte Chivo mi guardasse eccitato nel bel mezzo di un ciak con l’occhio libero dall’obiettivo e mormorasse ‘Cazzo!’ stupito da quello che Sean stava facendo. Lavorare con Chivo è stata una delle migliori collaborazioni del film.
“Lester Cohen è uno scenografo straordinario. Quando hai una squadra creativa, speri che qualcuno che entri nella sceneggiatura, entri nella tua testa, per poi prendere una direzione che va molto oltre quello che avevi immaginato. E Lester sicuramente lo ha fatto. Aveva risorse limitate per ricreare il look degli anni ’70 ed il suo lavoro è fantastico”.
“Scegliere Aggie Rodgers come costumista non è stato difficile. Non solo è una persona fantastica, ma si è anche occupata dei costumi di film che sono stati girati proprio negli anni ‘70, come La Conversazion e Qualcuno volò sul nodo del cuculo. Con Aggie, non ho dovuto mai preoccuparmi che tutto fosse pertinente al periodo. È sempre riuscita a trovare il modo di esprimere alcune cose sui personaggi attraverso il costume che io sono certo avrei trascurato. Le sono grato per la profondità con cui si è immersa nei personaggi e nella sceneggiatura. ”
La colonna sonora è stata registrata a Praga, dall’Orchestra Filarmonica di Praga.