Scheda film
Traduzione letterale: I migliori nemici
Regia e Sceneggiatura: Robin Bissell

Soggetto: basato sul romanzo “The Best Of Enemies: Race And Redemption In The New South” di Osha Gray Davidson
Fotografia: David Lanzenberg
Montaggio: Harry Yoon
Scenografie: Jeannine Oppewall
Musiche: Marcelo Zarvos

Suono: Steve C. Aaron
USA, 2019 – Drammatico – Durata: 133 ‘
Cast: Sam Rockwell, Taraji P. Henson, Rae Olivier, Wilbur Fitzgerald, Kendall Ryan Sanders, Wes McGee, Sope Aluko, Bethany DeZelle, Jeanette Branch, Jessica Miesel, Nadej k Bailey, Chris Cavalier, Michael H. Cole, Chanté Bowser, Kameron Kierce, Nick Searcy
Uscita nel paese d’origine: 5 aprile 2019

Il diritto di decidere

Può un uomo razzista fino al midollo e difensore degli ideali del Ku Klux Klan farsi convincere per battersi per un bene comune al fianco della gente di colore? A vedere la storia realmente accaduta nei primi anni ’70 in North Carolina sembrerebbe proprio di si. La pellicola diretta dal produttore Rob Bissell, qui alla sua opera prima, ci porta in uno degli avamposti del KKK dove quell’integrazione che iniziava a dare i suoi risultati nel resto degli Stai Uniti, pareva invece non riuscire ad attecchire minimamente, proprio a cominciare da quei piccoli centri rurali come la comunità di Durham, dove il meccanico C. P. Ellis, fra i membri più influenti del Klan locale, si dovrà sedere al medesimo tavolo con l’attvista di colore Ann Atwater per decidere come gestire la coesistenza degli allievi, di colore e non, della locale scuola superiore. A presiedere, quello che nel corso dell’estate del 1971 fu un lungo dibattito fra bianchi e neri, ci pensò Bill Riddick, impersonato da Babou Ceesay, un appassionato professore dalle idee liberali che costrinse le due fazioni rivali a sedersi e dibattere e per una volta senza croci infuocate o cappucci in testa. La pellicola fra inni di supremazia e rivendicazioni di diritti basilari, che oggi ci sembrano scontati, scorre veloce sino a un epilogo nel quale Sam Rockwell, che conferma tutta la sua abilità, riesce a rubare letteralemente la scena alla sua rivale: Taraji P. Henson, già vista ne Il diritto di contare, ovvero in un ruolo analogo da ricordare per le rivendicazioni espresse a favore delle minoranze. In tal caso Rockwell nel ruolo di C. P. Ellis, padre e marito devoto, non saprà dare per tutto il film una risposta univoca in merito alla richiesta d’integrazione espressa da Ann, ma al tempo stesso alla fine della pellicola completerà la sua inevitabile catarsi. La capacità di Bissell, anche autore della sceneggiatura, risiede proprio nell’imparzialità che riesce a mettere al servizio di una storia particolare e unica nel suo genere. Una storia che s’incastona nel filone dei film di denuncia che hanno fatto la fortuna di un regista come Spike Lee e che qui viene declinata lasciando in bilico lo spettatore sino alle ultime curve, incerto sull’esito finale del dibattimento. Un film mai arrivato in sala, ma che comunque vi consigliamo vivamente di recuperare.

RARISSIMO perché… una tematica interessante, ma ultimamente molto frequenata non ha forse trovato spazio nl mercato distributivo.

Note: il film è passato in Italia sui canali in streaming e in home-video col titolo Migliori nemici e non è MAI uscito in sala.

Voto: 7

Ciro Andreotti