Recensione n.1

Jason Bourne (Matt Damon) è tratto in salvo da un peschereccio italiano al largo delle coste di Marsiglia
con due pallottole in corpo, una delle quali reca il numero di un conto di una banca di Zurigo. Curato da un marinaio italiano (Orso Maria Guerrini) recupera le forze ma non la memoria del proprio passato. Il primo passo verso la consapevolezza è il ritorno a Zurigo. In una cassetta di sicurezza trova numerosi passaporti che richiamano le sue diverse identità, un mucchio di soldi, una pistola… Ma a stupirlo sono le sue molteplici capacità: parla più lingue, ha una spiccata propensione al corpo a corpo, un’attenzione al particolare da agente segreto… Incontra una donna senza patria né famiglia (Franka Potente) che, in cambio di denaro, lo aiuta a fuggire dalla polizia e anche dalla CIA per cui forse ha lavorato in passato…
Tratto dal romanzo di Robert Ludlum “L’uomo senza volto”, una spy-story che non delude lo spettatore per abbondanza di colpi di scena e per la tensione che rimane piuttosto alta fino alla fine ma che è una sorta di medley di film del passato. Come non citare “Blade runner”, per il rapporto vittima-carnefice che lega l’umanoide al suo creatore? O piuttosto “Nikita”, incarnata dalla Potente e dal suo nuovo taglio di capelli? Il bell’inseguimento in macchina, contro mano, a bordo della Mini per le strade di Parigi non ci rammenta “Leon” sempre di Besson? E poi, inevitabile, “Il talento di Mr. Ripley” di cui era protagonista lo stesso Matt Damon, faccia d’angelo con un curriculum da killer senza scrupoli…
Un prodotto ben fatto, una regia “nervosa” e a scatti che ben rende la tensione, accompagnata da una colonna musicale ad hoc, eppure senza anima e senza originalità. Lo spettatore più scaltro, infatti, incomincerà a intuire l’intreccio quasi sin dall’inizio, guidato dalle numerose “citazioni”. Il finale solare e tranquillo lascia già intravedere la possibilità di un sequel. Nella migliore tradizione hollywoodiana.

Mariella Minna

Recensione n.2

***
spoiler alert: level 2
Cosa ci può essere di più brutto nella vita se non svegliarsi e non ricordare più nulla del proprio passato? Forse restare senza PC per più di sei mesi? Ok, tralasciamo le note autobiografiche…
Allora, vai col riassunto della terribile vicenda (brrr… ho la pelle d’oca…): venite salvati dalle acque del mare da una ciurma de romani (giuro!) alla guida di un peschereccio, vi svegliate e non ricordate che fino a poco tempo fa avevate preso un Oscar per la sceneggiatura di “Good Will Hunting – Genio ribelle”; qualcuno che vi odia vi fa comunque velatamente capire che il vostro migliore amico sta avendo molto più successo di voi con filmoni hollywoodiani tutti spari ed esplosioni come “Pearl Harbor”, “Al vertice della tensione” e, prossimamente, addirittura “Daredevil” (dal famoso fumetto supereroistico della Marvel). Forse che abbiate tentato il suicidio facendo il bagno a Fregene? Ma no, in fondo siete pur sempre Matt Damon, anche se non ve lo ricordate! Che situazione agghiacciante… Che fareste, dico io, cosa?!? La situazione non è certo delle più rosee. Meno male che in questi anni non avete smesso di frequentare la palestra sotto casa e, soprattutto, che sotto la direzione di un abile regista finto-indipendente potete passare per un espertone di: combattimento corpo-a-corpo, guida sicura con una Mini, sesso corpo-a-corpo con l’immancabile bella (???) di turno, ecc. ecc. Insomma: siete voi il più figo e avete tutte le carte in regola per dimostrarlo! E allora… CIAK, SI GIRA!!!

DA TENERE: Ma sì, teniamolo pure (quasi) tutto questo filmetto: con la carenza di pellicole sopra la decenza di questo tristissimo periodo si può anche rischiare di buttare qualche euro… Comunque il ritmo, specialmente nella prima parte, non è male.
DA BUTTARE: Chi si azzarda a dire che è “originale”. Ah, butterei anche una scena poco credibile verso la fine, vi accorgerete da soli quale (in effetti il film non è poi così eccessivo come potreste pensare; potrebbe sfiorare addirittura la plausibilità…).
NOTA DI MERITO: A Matt Damon. Dopo faticosissimi “stage” con grandissimi attori del calibro di Chuck Norris, Sylvester Stallone e Steven Seagal è riuscito nell’epica impresa di aggiungere un’espressione al suo volto. La seconda.
NOTA DI DEMERITO: Ok, simpatico l’inseguimento in Mini, ma possibile che a nessuno sia venuto in mente quello con la Fiat Uno in “Target, scuola omicidi”?
SITO UFFICIALE: http://www.thebourneidentity.com

Ben, aspirante Supergiovane