Scheda film

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Miranda July
Fotografia: Nikolai von Graevenitz
Montaggio: Andrew Bird
Scenografie: Elliott Hostetter
Costumi: Christie Wittenborn
Musiche: Jon Brion
Germania/USA, 2011 – Commedia – Durata: 91′
Cast: Miranda July, Hamish Linklater, David Warshofsky, Isabella Acres, Joe Putterlik, Angela Trimbur, Mary Passeri
Uscita: 25 maggio 2012
Distribuzione:il KINO Cinema- Bistrot in collaborazione con il Circolo METRICUBI di Venezia

Sale: 1

 The Future, opera seconda della poliedrica Miranda July, è un viaggio nell’intimità, desideri repressi e aspirazioni future di una giovane coppia, Jason e Sophie che, spaventati dal tempo che passa, decidono di concedersi un mese per costruire il futuro dei propri sogni. The future è un film dotato di un’anima del tutto particolare, dove il grottesco si incontra con un attento sguardo autoriale, e riconferma la July come una delle personalità più interessanti del nuovo cinema indipendente americano.

Una coppia sul divano. Entrambi incollati al proprio MAC. Sembra stiano facendo qualcosa di fondamentale, qualcosa che può essere fatto solo in quel momento. Non è così. Sophie e Jason cercano solodi annegare nella noia le loro paturnie, dstraendosi come possono.. facendo finta di fare il proprio dovere. Questo è l’inizio di The Future, opera seconda, dopo il delizioso Me and you and everyone we know, della più che talentuosa regista, attrice, musicista e video-artista Miranda July. The future cattura i due protagonisti nell’istante esatto in cui capiscono che la loro vita e, appunto, la loro noia, non gli bastano più. Hanno trentacinque anni, a quaranta, pensano, è tutto finito, dunque bisogna sbrigarsi, lasciare fuori dalla porta quel futuro che sta per bussare e inventarne uno nuovo, migliore, più avvincente, più sognato. Come? Prendendosi una pausa di trenta giorni dalla loro vita ordinaria, mollando i rispettivi lavori, insegnante di danza poco al passo con i tempi lei, consulente di non-si-sa-cosa-da-casa lui. Cercare di capire, in quel periodo di tempo, chi sono, chi vorrebbero essere, chi potrebbero essere, insomma trenta giorni a tu per tu con il proprio potenziale. Un mese per pensare al proprio futuro,decidono, un mese per comprendere, indagare ed accettare il proprio presente, questo sarà. Il momento in cui scelgono di fermarsi è il momento in cui iniziano a capire e quando capiscono, si ribellano. Dopo che si sono ribellati, accettano. Attraverso un viaggio profondo nelle loro insoddisfazioni, desideri repressi, pulsioni mai accettate, i due protagonisti distruggeranno il loro presente, ritrovandosi in un futuro inaspettato, meno roseo, ma più sincero e aderente alle loro personalità. Non siamo mai ciò che decidiamo di essere ma possiamo decidere di essere, esistere, nel mondo, senza paura. In quel momento di libertà e audacia Jason e Sophie iniziano ad esistere, affrontando ciò che di oscuro e non detto si nasconde tra le righe della loro pagina di storia, accettando la proprie debolezze lui, la propria selvaticità lei. Così, un’esistenza trascorsa sul divano, si trasforma nella vita di due supereroi, malinconici sì, ma con il potere di poter cambiare realmente ciò che hanno intorno: fermare il tempo, parlare con la luna, forse.. scavando nel profondo, i due protagonisti finiscono per inciampare nell’assurdo. Il film è pieno di elementi surreali e mai, proprio mai, stucchevole. Miranda July è dotata di fantasia e ironia che spiazzano, ma ciò che spiazza ancora di più è il suo senso della misura: nulla sembra strano, il gattino che scelgono di adottare, Paw Paw, narratore del film e causa scatenante della pausa di riflessione, al quale la stessa July presta una tenerissima voce, la luna parlante, il tempo che si ferma. Tutto è inserito in una scatola magica che funziona a meraviglia e proprio nel momento in cui si sta per storcere il naso, arriva lo starnuto. Il sorriso ,qui, prima della comprensione, ciò che sfugge, finisce per essere pieno di significato, o poetico, o divertente, qualcosa di bello, comunque. Miranda July conosce l’arte, non solo quella cinematografica, e si vede. The future è pieno di contaminazioni differenti, dalla danza, alla videoarte, dal documentario al fantasy, sfiora e si lascia sfiorare da generi completamente diversi, non sposandone nessuno in particolare, merito, senza dubbio, della sensibilità e dell’intelligenza della regista. Il film, presentato al Sundance film festival 2011, è stato accolto positivamente dalla stampa e lo stesso anno candidato all’Orso d’oro al festival di Berlino.

RARO perché… è un piccolo grande film.

Note: dopo un’unica proiezione il 12 aprile 2012 presso il Cinema Giorgione di Venezia, il film esce il 25 maggio 2012 in esclusiva al Kino di Roma in versione originale inglese con sottotitoli in italiano.

Voto: ****

Laura Sinceri