Scheda film
Titolo originale: The gallows
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Travis Cluff e Chris Lofing
Fotografia: Edd Lukas
Montaggio: Chris Lofing
Scenografie: Stephanie Hass
Costumi: Jessica Peter e Nicki Stewart
Musiche: Zach Lemmon
Suono: Ethan Ellenberger
USA, 2015 – Genere – Durata: 81′
Cast: Reese Mishler, Pfeifer Brown, Ryan Shoos, Cassidy Gifford, Travis Cluff, Price T Morgan, Theo Burkhardt
Uscita: 19 agosto 2015
Distribuzione: Warner Bros Pictures
Fantasmi dal passato
1993. Durante una recita teatrale scolastica in una cittadina degli Stati Uniti il giovane Charlie Grimille perde la vita per un tragico quanto curioso incidente.
2013. Vent’anni dopo il ricordo di quei fatti non è ancora del tutto dimenticato e la scuola mette ancora in scena il dramma “The gallows”. Ma il nuovo protagonista, Reese Houser (Reese Mishler), assolutamente inadatto al ruolo, teme per la propria incolumità. Così viene convinto dal compagno Ryan Shoos, insieme alla di lui fidanzata Cassidy (Gifford) ad entrare nottetempo nell’edificio scolastico per sabotare le scenografie e rendere così impossibile la messa in scena dello spettacolo. Una volta entrati incontrano la protagonista femminile Pfeifer (Ross), che li aveva seguiti sospettando le loro cattive intenzioni. Ma i quattro non sono soli ed uscire vivi dalla scuola sarà un compito molto arduo…
Può una recita scolastica essere mortalmente noiosa? Sì, ma può anche essere mortale senza annoiare troppo. Girato dai due youtuber Travis Cluff (che si ritaglia anche il ruolo di un docente) e Chris Lofing ed ennesimo esempio di found-footage, che ormai sembra essere l’unica maniera di realizzare un horror a basso costo, anche se decisamente fuori tempo massimo, The gallows – L’esecuzione ricorda da vicino il recente Unfriended, che almeno brillava in quanto ad originalità, proprio per le modalità tecniche con cui è stato realizzato, ma riesce anche ad essergli inferiore, pur avendo dietro anch’esso la casa di produzione Blumhouse, che già qualche colpo comincia ad accusare.
Spesso anche qui, nei momenti clou, si vede poco e niente, ma sono appunto le regole del gioco ed il film scorre via con la stessa velocità con cui è stato realizzato, mantenendo per i personaggi gli stessi nomi dei protagonisti al fine di coinvolgerli maggiormente aggiungendo realismo e regalando pure qualche salto sulla poltrona, il che non è roba da poco.
Grossi problemi sorgono però se, per sbaglio, ci si sofferma a porsi qualche domanda su alcuni problemi di umana logica: primo fra tutti, l’uso ininterrotto (ed insensato) della telecamera, in realtà solo un pretesto per farsi luce, o altri che non possiamo menzionare poiché in odore di spoiler, ma che comunque minano pesantemente la struttura della pellicola e quindi la sua credibilità.
Degno di nota, se così si può dire, è solo il finale, pur sempre con qualcosa che quadra poco, ma che almeno si distingue per fondere la spiegazione reale, terrestre, come negli episodi di Scooby-Doo, con quella soprannaturale.
Voto: 5
Paolo Dallimonti