Scheda film
Traduzione letterale: L’inflitrato
Regia: Brad Furman
Soggetto: basato sul romanzo “The Infiltrator” di Robert Mazur
Sceneggiatura: Ellen Brown Furman
Fotografia: Joshua Reis
Montaggio: David Rosenbloom
Scenografia: Cathy Cosgrove, Scott Jacobson
Costumi: Dinah Collin
Musiche: Chris Hajian
Suono: Mike Schmidt
USA, 2016 – Biografico/Thriller – Durata: 128’
Cast: John Leguizamo, Bryan Cranston, Diane Kruger, Ben Bratt, Yul Vazquez, Amy Ryan, Juliet Aubrey
L’uomo dietro la maschera
La vera storia di Bob Mazur, Alias Bob Musella, banchiere esperto in riciclaggio al soldo del cartello di Medellin. Mazur però altri non è che un agente sotto copertura che, assieme al suo collega Emir Abreu, riuscirà a fare la conoscenza con Roberto Alcaino, uomo di fiducia di Escobar, e a smantellarne l’organizzazione.
Bryan Cranston proprio non riesce a stare alla larga dal mondo del narcotraffico anche se in tal caso è la giustizia la parte nella quale si muove il suo Rob Mazur, pluridecorato agente che si mise alla caccia del cartello di Medellin, senza temere per la propria vita, per colpa degli attentati dei quali fu vittima, ma nemmeno per un matrimonio che ebbe occasione di vacillare e a nulla valsero le preghiere di una moglie sul prevedibile orlo di una crisi di nervi. Una pellicola che narra una storia che più volte ha fatto capolino nel mondo del cinema, ovvero le vicende di un infiltrato in evidente stato confusionale perché preso fra i due fuochi generati dal pericolo di essere scoperto e da una vita che progressivamente perde di aderenza con la realtà: non dimentichiamo che per cinque anni, dal 1987 al ’92, Mazur si finse complice del cartello di Medellin. Dall’altro lato il regista Brad Furman ha saputo descrivere minuziosamente parte della spietata organizzazione dominata da Pablo Escobar e come questi fosse riuscito a ramificare alla perfezione un meccanismo che, una volta avviato, gli garantiva centinaia di milioni di dollari alla settimana. La pellicola riesce a inchiodare il pubblico alle poltrone grazie a un connubio vincente come quello generato da una storia vera al punto di sembrare frutto di una sceneggiatura, mentre il cast si limita a ruotare attorno a un Cranston in evidente stato di grazia e che finalmente, dopo il successo di Breaking Bad, è riuscito a raggiungere sia la piena maturità artistica sia un meritato successo. Misteriosamente sconosciuta per i grandi schermi di casa nostra, la pellicola di Furman rappresenta quindi un eccellente intermezzo nel mondo cinematografico che di recente ha preso più volte di mira storie riguardanti Pablo Escobar e i suoi sodali.
RARISSIMO perché… l’appeal di Cranston e la tematica calda del narcotraffico non sono riusciti comunque ad attirare i nostri distributori.
Note: distribuito negli USA a partire dal 13 luglio 2016, in Italia la pellicola NON è MAI uscito in sala.
Voto: 6 e ½
Ciro Andreotti