Scheda film
Regia: David Dobkin
Soggetto: David Dobkin e Nick Schenk
Sceneggiatura: Nick Schenk e Bill Dubuque
Fotografia: Janusz Kaminski
Montaggio: Mark Livolsi
Scenografia: Mark Ricker
Costumi: Marlene Stewart
Musiche: Thomas Newman
Suono: Clayton Weber
USA, 2014 – Drammatico – Durata: 141’
Cast: Robert Downey Jr., Vera Farmiga, Vincent D’onofrio, Robert Duvall, Billy Bob Thornton
Uscita: 23 ottobre 2014
Distribuzione: Warner Bros.

Si alzi la corte

Hank Palmer è un prestigioso e ricco avvocato di Chicago, sposato con una splendida moglie e con una figlia di sei anni. Quando, nel corso di un processo, sua madre viene a mancare, Hank non esita a recarsi nell’Indiana, da dove proviene la sua famiglia. Oltre a ritrovare i due fratelli Glen e Dale, dovrà anche riallacciare i rapporti con suo padre Joe, giudice di contea con il quale Hank non parla ormai da molti anni…

Un film con un cast stellare che valse al veterano Robert Duvall una meritata candidatura agli Oscar in veste di miglior attore protagonista, questa la rapida sintesi di una pellicola che per oltre due ore si muove su differenti piani narrativi: da un lato la possibile colpevolezza di un uomo, retto e inflessibile che vede nelle sentenze dei tribunali quanto di più corretto per cercare di rendere serio e responsabile qualunque cittadino, e dall’altra un figlio che, anche se a distanza di molti anni, non riesce a scalfirne la dura scorza e a conquistarne finalmente l’apprezzamento. Una pellicola dotata di un cast prestigioso e alla guida del quale si pone il commediografo David Dobkin, coautore di una sceneggiatura che pesca e piene mani nei classici della letteratura di matrice americana, da Grisham a Harper Lee, e con riprese in grado di rendere emozionante ogni dibattimento nel cuore dei piccoli tribunali di provincia, con un piccolo, ma pregevole ruolo dell’accusa impersonata da Billy Bob Thornotn.

Alla fine The Judge è sì un ‘court movie’, nel quale si parla di premeditazione e omicidi per vendetta, ma è anche una pellicola in grado di sezionare in egual misura sia il mondo della famiglia sia il piccolo centro del Midwest, con un ritorno di Hank nel ruolo del figliol prodigo che dovrà riallacciare i rapporti lasciati in sospeso: dal padre, al fratello, promessa del baseball, vittima di un incidente stradale procurato dallo stesso Hank, e che per questo si è riciclato nel ruolo di gommista, fino a una fidanzata, mai lasciata, che gli si presenta con figlia ventenne a seguito.

Da vedere se amate i film che sono un insieme di scene istrioniche e non necessariamente se amate le pellicole a sfondo processuale. Con un Downey Jr. che, dopo Iron Man e Sherlock Holmes, ha deciso di cimentarsi in un ruolo molto sfaccettato, ma che a causa della lunghezza eccessiva può risultare anche ridondante.

Voto: 6 e ½

Ciro Andreotti