Scheda film
Regia: David Gelb
Soggetto e Sceneggiatura: Luke Dawson e Jeremy Slater
Fotografia: Michael Fimognari
Montaggio: Michael N. Knue
Scenografie: Melanie Jones
Costumi: Pamela Lee Incardona
Musiche: Sarah Schachner
Suono: Brydon Naker III
USA, 2015 – Horror – Durata: 83′
Cast: Olivia Wilde, Mark Duplass, Evan Peters, Sarah Bolger, Donald Glover, Ray Wise, Scott Sheldon
Uscita: 21 maggio 2015
Distribuzione: Notorious Pictures
Un team di scienziati in California sperimenta il cosiddetto “Progetto Lazzaro”, ovvero un modo per tenere brevemente in vita od altrettanto brevemente riportare il corpo in uno stato simile, il tutto al fine di aiutare la medicina, nel dare un aiuto a chirurghi ed operatori, a prolungare un po’ di più il tempo dei pazienti, una sorta di seconda chance per salvare una vita sul tavolo operatorio.
Questa cura è condensata in uno speciale siero, iniettato nel cervello per dargli una scossa molto potente e riattivarne le funzioni. Il progetto, che ormai continua da tre anni, ha un primo successo definitivo quando il gruppo riesce a riportare in vita un cane morto. Ma la bestia si comporta in modo assai strano e schizofrenico, e nel frattempo il laboratorio viene requisito e tutta l’attrezzatura e documenti strappati della loro mani perchè una grossa compagnia farmaceutica ha comprato l’intero istituto, ed anche per l’immoralità di aver riportato in vita una creatura.
Fortunatamente non tutto il siero è stato portato via, ed il gruppo decide di riprovare l’esperimento di nascosto nel laboratorio per vendicare quella incredibile scoperta il cui merito spetta loro.
Sfortunatamente la moglie del capo scienziato viene uccisa da una sfortunata scarica di corrente, ma
The Lazarus Effect è un film horror che tratta un tema sempreverde e praticamente nato con l’horror cinematografico, cioè quello della resurrezione di materia inanimata, dei morti nello specifico.
Nulla di nuovo, ma le potenzialità per fare un film horror decente sono presto buttate nel water, assieme a qualsiasi dignità potesse avere la pellicola. Non essendo il tema della resurrezione abbastanza forte per lo screenwriter, il film butta dentro una forte e triste palata di clichè sul paranormale, con poteri psichici attivati dal siero che apparentemente sblocca tutte le potenzialità del cervello umano, e raddoppia mettendo nel mezzo il diavolo, l’inferno, perchè no?
Oltre ad avere personaggi stereotipati, dialoghi di simile risma, recitazioni mediocri ed ovvi jump-scare che potete prevedere facilmente, il film di David Gelb decide di ammassare triti clichè dei vari sottogeneri, in maniera assolutamente svergognata ed alquanto prevedibile, dalla bambina inquietante nel corridoio, all’orrore nel sogno che diventa realtà, il finale prevedibile che vi “illude” di un possibile esito positivo, per poi infilare un jump-scare finale del mostro di turno che digrigna i denti davanti alla telecamera. Ed altri ancora che probabilmente potete immaginare.
Nella prima metà il film ha un suo perchè, ma una volta passati i 45 minuti decide di infilare clichè su clichè su clichè, in una sequela letale di mediocrità, di un prevedibile tale che vorrete il film finisca presto, perchè sapete già perfettamente cosa succederà.
E far sembrare tirato per le lunghe un film che neanche raggiunge l’ora e mezza in durata non è così facile, va ammesso. Per non farsi mancare nulla, ci sono pure buchi di trama, ed assai poco gore, limitato a poco più di un secchio di sangue finto e poco altro. Altrimenti i valori di produzione sono buoni, va ammesso, ma poco importa vista la qualità del film in sé.
The Lazarus Effect è l’ennesimo film horror di bassa qualità, con una premessa tipica su un tema classico dell’horror, ma che poteva offrire qualcosa di decente e dignitoso.
Invece il tutto collima in un pout-porri estremamente prevedibile, trito e derivativo di clichè da vari sottogeneri dell’horror, un guazzabuglio di mediocrità devastante e noiosa da evitare.
Voto: 4
Alessio Becheracci