*1/2 spoiler alert: level 1
Sinceramente, che voto dareste voi ad una commedia brillante che di brillante non ha proprio nulla? Una commedia deve innanzitutto, per definizione, divertire. Bene, anzi, male: qui c’è ben poco di che divertirsi. Neanche con tutta la disponibilità e la tolleranza di questo mondo riuscireste a non sbadigliare.
Personalmente mi sono recato al cinema molto fiducioso, nonostante le critiche negative che dagli Stati Uniti precedevano il film. Anche perché, si sa, è sempre un piacere scoprire che i soliti critici americani non capiscono niente dei gusti “popolari” e che, di solito, stroncano volentieri le commedie a favore di un cinema-acchiappa-Oscar solo apparentemente più impegnato.Ma questo film è davvero un grosso buco nell’acqua. La storia, dopo soli venti minuti, “s’incarta”, non ha più fiato, non si sviluppa, non incuriosisce, non porta da nessuna parte, è come un pulcioso cane messicano che continua a mordersi la coda; quindi, annoia mortalmente.
La curiosità stava nel vedere i due famosi attori per la prima volta insieme (e non ultima, visto che lavoreranno ancora in altre pellicole. Hanno infatti appena ultimato il remake del film “Colpo grosso”. Già vi vedo: no, Smaila e le spogliarelliste non c’entrano…); peccato che durante lo svolgimento della storiella in realtà insieme ci stiano ben poco. Ma questo non sarebbe stato un grosso problema se alla base di tutto ci fosse stata una buona sceneggiatura. Chissà quale sciagurato agente ha consigliato loro di partecipare a questo inutile filmaccio. Ma io mi domando: qualcuno l’ha letta la sceneggiatura prima di realizzare questo capolavoro assoluto dell’inutilità? Perché dobbiamo continuamente subire pessime commedie una dietro l’altra? Vuoi vedere che star come la Roberts e la Lopez fanno a gara per vedere quanta gente lobotomizzata come il sottoscritto abbocca alle loro grazie?
Ancora una volta mi hanno fregato.
DA TENERE: Ormai ne hanno parlato già tutti i giornali: James Gandolfini, nuova star televisiva e cinematografica che qui interpreta “lo spietato killer gay dal cuore d’oro” (e quando mai i gay non hanno un grande cuore? Ve lo ribadiscono anche in “Sweet november”! Povera Hollywood a senso unico…). Che vi piaccia o meno poco importa: ve lo ritroverete in tutte le salse per molti film ancora.
DA BUTTARE: Il regista. Tanto è stato raffinato nel dirigere attori e topi nel bellissimo “Un topolino sotto sfratto”, quanto è invece grezzo all’inverosimile nel cercare di far divertire con “The Mexican”. Morale: speriamo che torni a dirigere un film a lui più congeniale, che so, “Il ritorno della pantegana gigante”, ad esempio.
NOTA DI MERITO: La solita in questi casi: “se soffrite d’insonnia può essere l’ideale”.
NOTA DI DEMERITO: Ok, lo abbiamo capito caro Brad: sei capace di interpretare anche le commedie. Ma non è il caso di continuare ad agitarsi così per tutto il film. I tempi comici o brillanti non prevedono solo espressioni da fesso, urletti e strepitii per due ore filate. Non serve agitarsi così tanto, non serve… Ah, già, eravate in Messico: forse ti muovevi così per tenere lontane le mosche…
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Ben, aspirante Supergiovane