Scheda film

(Tr. Lett.: La squadra/Il deserto)
Regia: Jaime Osorio Marquez
Soggetto: Jaime Osorio Marquez, Alejandro Niño
Sceneggiatura: Jaime Osorio Marquez, Diego Vivanco
Fotografia: Alejandro Moreno
Montaggio: Felipe Guerrero, Sebastián Hernández
Scenografie: Oscar Navarro, Alexander Pineda
Musiche: Ruy Folguera
Suono: Federico Billordo
Colombia/Argentina/Spagna, 2011 – Horror – Durata: 107′
Cast: Juan Pablo Barragan, Alejandro Aguilar, Mauricio Navas,
Uscita nel paese d’origine: 7 ottobre 2011

 Il plotone nel deserto

In Colombia un plotone di nove soldati viene inviato in alta montagna, a quasi cinquemila metri, per scoprire che cosa sia accaduto ad un avamposto di cui si sono perse le tracce e che si teme abbia subito un efferato attacco da parte dei guerriglieri. Una volta sul luogo i militari trovano sangue dappertutto e, legata, una donna dai modi animaleschi, unica sopravvissuta. Mentre la tensione aumenta sempre più per l’isolamento, tra feriti accidentali che non si riescono a curare e persone che sembrano perdere il loro senno non fidandosi più le une delle altre, uno di loro troverà il diario di un commilitone che racconta i fatti accaduti convergendo verso un’unica spiegazione: la donna imprigionata è una strega. E sul più bello, quando le ansie di tutti stanno per raggiungere l’apice, lei scompare nel nulla…
Piccolo gioiello di una cinematografia pressoché sconosciuta nel nostro paese, The squad di Jaime Osorio Marquez, raccoglie la lezione di Mario Bava, ossia quella di realizzare un film con pochissimi mezzi e con l’aiuto di quelli che il regista ligure chiamava affettuosamente “zampironi”: un po’ di nebbia ed una location adeguata, insieme ad una storia molto tesa e ad attori assai capaci, bastano a mettere in scena un racconto disturbante dal primo all’ultimo fotogramma.
Pur se all’inizio non è facilissimo identificare tutti i personaggi, poiché la divisa uniforma tutti ed i volti sono molto simili, anche se si chiamano spesso per nome, una volta riconosciuti tutti i protagonisti della vicenda, ci si lascia andare senza opporre resistenza ad una tensione che monta via via, in particolare grazie alla sceneggiatura dello stesso regista con la collaborazione di Diego Vivanco. L’orrore soprannaturale esiste o è solo quello della guerra degli uomini, che nasce prima di tutto nelle loro teste? Chi è la donna ritrovata? Una strega o una guerrigliera o tutt’e due? Gli interrogativi non sembrano trovare risposta per quasi tutta la durata del racconto e, se pure nelle ultime scene l’enigma sembra sciogliersi in favore di un’agghiacciante realtà, insieme alla suspense fin lì accumulata, grazie anche al lento crescendo musicale, la manciata di fotogrammi finali raggela letteralmente il sangue e dice l’ultima parola sulla vicenda narrata, capovolgendola interamente.
A metà tra il quasi western e l’horror pieno, in pressoché assenza di grand guignol, un po’ Carpenter de La cosa e di Fog, un po’ Buzzati de “Il deserto dei Tartari, la pellicola d’esordio di Jaime Osorio Marquez, coprodotta insieme a Spagna ed Argentina e girata nei luoghi reali in condizioni non proprio ottimali, compensa la sua relativa lentezza con massicce dosi di orrore psicologico, rivelando un nuovo autore da tenere d’occhio, mentre già si vocifera di un remake statunitense.
RARISSIMO perché… è una storia molto tesa, ma prodotta in un paese cinematograficamente ignorato.
Note: il film non è MAI uscito in Italia.

Voto: * * *½

Paolo Dallimonti