Scheda film
Titolo originale: The suicide squad
Regia e Sceneggiatura: James Gunn
Soggetto: basato su personaggi DC Comics
Fotografia: Henry Braham
Montaggio: Fred Raskin e Christian Wagner
Scenografie: Beth Mickle
Costumi: Judianna Makovsky
Musiche: John Murphy
Suono: Lee Orloff
USA/Canada/G.B., 2021 – Fantastico/Azione – Durata: 132′
Cast: Margot Robbie, Idris Elba, John Cena, Joel Kinnaman, Michael Rooker, Viola Davis, John Ostrander
Uscita in sala: 2 agosto 2021 (in anteprima)
Distribuzione: Warner Bros Pictures
Harley’s got a Gunn
Il supercattivone Bloodsport (Idris Elba), arcinoto nemico di Superman, la ormai di casa Harley Quinn (Margot Robbie), Peacemaker (John Cena) e altri loro “colleghi”, tra cui spicca King Shark (uno squalo antropomorfo con la voce in originale di Sylvester Stallone), sono inviati dalla spietata Amanda Waller (Viola Davis) in una difficilissima missione che non farà sconti a nessuno sulla prattiana isola di Corto Maltese (già presente nei fumetti DC, proprio come omaggio all’omonimo personaggio del buon Hugo), recentemente luogo di un colpo di stato che ne ha sovvertito i vertici…
Licenziato qualche anno fa dalla Disney per alcuni vecchi tweet riemersi dal passato e densi di un umorismo macabro, peraltro del tutto in linea col suo personaggio e la sua “poetica”, ecco che James Gunn si rifà una vita alla Warner Bros. Una vita sì, artistica ed economica, ma non certo una verginità, perché il padre cinematografico de I guardiani della galassia torna più cattivo e arrabbiato che mai, come non lo era dai tempi della Troma e di Super.
Dimenticate completamente il troppo serioso e ingessato primo capitolo diretto da David Ayer cinque anni prima: qui l’ironia scorre a fiumi, come anche il sangue! Non possiamo dire molto per tema di spoiler, ma James Gunn ama poco i suoi anti-eroi, lo si capisce fin dall’inizio, però di certo non li detesta, lanciando loro qualche ancora di salvezza nei momenti più inaspettati.
The suicide squad – Missione suicida è 132 minuti di divertimento puro, tra scene d’azione magnificamente coreografate, battute fulminanti e splatter à gogo, è la libertà per il suo autore di utilizzare ancora una volta una star riconosciuta dell’action, dopo Vin Diesel per Groot, per doppiare un personaggio completamente animato in computer grafica, ossia Sylvester Stallone per King Shark. Ed è anche la fierezza e la leggerezza di usare un cattivo strampalato come Starro, pura farina del sacco della DC Comics, creato nel 1960 da Gardner Fox e Mike Sekowskyma che sembra partorito direttamente dalla folle mente nerd del regista.
È infine il ritorno di un artigiano che, pur nel cinema sempre più mainstream, è ormai diventato un autore.
Voto: 7 e ½
Paolo Dallimonti