Bistrattata ma originale opera di Sci Fi nera, presentata alla Berlinale fuori concorso. Una Berlinale virtuale si spera unica nella storia e quindi un po’ penalizzata dalla visione a casa delle opere, almeno per chi non ha un impianto di home cinema a casa. In questo caso il film è visivamente impattante, e merita assolutamente la visione al buio di un ottima sala cinematografica, piuttosto che quella su un piccolo schermo.
Un propulsivo thriller di fantascienza ambientato su una Terra anni fa evacuata dall'”élite” dell’umanità, l’impressionante e suggestivo secondo lungometraggio di Tim Fehlbaum bilancia la speranza per il futuro dell’umanità contro la triste realtà di una distopia neo-coloniale. Nora Arnezeder interpreta l’astronauta Louise Blake, l’unica sopravvissuta a una missione per valutare se la Terra è ora abitabile per la razza umana in esilio, ospitata temporaneamente e lentamente estinta su un pianeta lontano, Kepler 209. La si incontra, sul fango inospitale che è tutto ciò che rimane del terreno della Terra, da due comunità rivali: quelli che sono rimasti sul pianeta e hanno fatto una vita su navi galleggianti, e gli scienziati Kepler della missione prima. Sebbene il film soffra di alcuni problemi di ritmo il talento di Fehlbaum per la messa in scena impressionante ha libero sfogo.
Il dipartimento di design eccelle nel creare un ambiente distinto per entrambe le comunità. La gente del “fango” abita in un villaggio galleggiante, ma attinge anche alla semplicità contadina delle tecniche di pesca tradizionali. La base Keplero, ospitata nello scafo di una nave naufragata, è più dura, militaristica e fortificata, l’ordine imposto al caos. Anche la colonna sonora riprende le differenze, con un motivo elettronico innaturale che domina le scene di Keplero e i suoni più morbidi abbinati alla fattoria “Mud”. E mentre la trama può apparire certamente essere un po’ schematica, il messaggio, che è improbabile che l’umanità impari dai suoi errori, è uno che colpisce molto nel segno.
Per cui nonostante le reaction poco esaltanti è un film che ci sentiamo di supportare consigliare, meglio se visto in sala.
Voto 7
VC