Dal 22 settembre all’1 ottobre 2023 il festival internazionale del cinema indipendente, ideato e diretto dal regista Mauro Russo Rouge, con 103 film proiettati, tra cui 9 anteprime mondiali, 8 anteprime europee e 38 anteprime italiane, e stimolanti eventi speciali.
Nei dieci giorni di festival sono 103 film proiettati, tra cui i 64 selezionati in concorso, filtrati dal Comitato di selezione composto da Alessandro Amato, Alessio Brusco, Tommaso Paris, Riccardo Cristiani e Lara Pacchiotti, i fuori concorso e quelli degli eventi speciali.
Sono 9 le anteprime mondiali, 8 le anteprime europee e 38 le anteprime italiane, rispetto all’edizione 2022 che aveva visto 4 anteprime mondiali, 4 anteprime europee e 50 anteprime italiane. Tale dato conferma l’interesse soprattutto dei registi d’oltralpe a scegliere il festival torinese come sede della propria anteprima nazionale.

A serbian film/Srpski film (Srdjan Spasojevic). Milos, un ex-attore porno serbo, ritiratosi dalle scene per trascorrere più tempo con la moglie ed il figlio piccolo, viene contattato da una ex-collega per conto di un fantomatico regista che vedrebbe in lui l’anello di congiunzione tra cinema porno e d’arte. La cifra offerta è esorbitante e, dopo un’iniziale riluttanza, accetta. Ma presto entrerà in contatto con un mondo allucinato ed allucinatorio, dal quale non sarà facile uscire… A distanza di tredici anni dalla sua uscita il più che controverso film serbo – nel paese d’origine fu aperta un’indagine ufficiale per reati contro la morale comune e fu bandito in almeno sette paesi, mentre in Italia è inedito – rimane ancora attuale, forse ancora di più. L’onda lunga della guerra ad anni di distanza nel 2010 è ancora forte e l’idea che una “vittima” possa vendere più di ogni altra cosa era ed è davvero potente, come metafora della guerra e della nazione esposta ai media internazionali. Spasojevic critica violentemente, appunto, la propria nazione, la rabbia in corpo alle persone, sesso e morte dinanzi alle telecamere, nessun rispetto neanche per la propria famiglia (“una tipica famiglia serba”). Tra allucinazione e realtà, il regista fornisce una visione diversa dello snuff-movie, non morbosa, ma politica. Un incubo senza uscita, come conferma il cinico finalissimo. Eventi speciali – Insane. Voto: 8

Kindling (Connor O’Hara). È la storia di un gruppo di giovani che tornano nella loro città natale per trasformare gli ultimi giorni di vita del loro amico in una celebrazione della vita e dell’amicizia… Potente film inglese che fa degli attori e delle facce giuste il suo punto di forza, senza indulgere al melodramma, ma restando nei confini del realistico e senza neanche stringere troppo l’occhio allo spettatore. Un film caldo, che tocca il cuore senza che neanche ce ne accorgiamo. C’est la vie! Concorso internazionale lungometraggi. Voto: 7 e ½

Wut auf Kuba/Why chickens don’t fly (Naira Cavero Orihuel). Un incontro inaspettato con una sconosciuta scuote la giovane madre single Marlene dalla sua insoddisfacente vita quotidiana. Alimentata dalle dinamiche provocatorie di una nuova amicizia, Marlene si immerge nell’ignoto. Ma nella sua ricerca della libertà, le immagini frammentarie dell’infanzia di Marlene vengono allo scoperto con maggiore frequenza, risvegliando il suo trauma infantile represso. Irriverente film tedesco che tra commedia, ribellione e dramma, attraverso la sottile metafora del pollo che non riesce a volare, racconta una storia intrinsecamente drammatica. Volante. Concorso internazionale lungometraggi. Voto: 7

Il kazaco “Brothers” di Darkhan Tulegenov, il francese “Water Lily Split” di Grégoire Perrier e l’inglese “The Möbius Trip” di Simone Smith,  sono i vincitori dell’edizione 2023 del TUC rispettivamente della sezione Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi.

Dal nostro “inviato” Paolo Dallimonti