Scheda film
Regia: Laura Chiossone
Soggetto: Marco malfi Chindemi e Laura Chiossone
Sceneggiatura: Gabriele Scotti, in collaborazione con Francesca Tassini
Fotografia: Alessio Viola, in collaborazione con Francesco Carini
Montaggio: Walter Marocchi
Scenografie: Paolo Sansoni
Costumi: Grazia Materia
Musiche: Into The Trees
Suono: Claudio Grandi, in collaborazione con Lorenzo Dal Ri
Italia, 2013 – Docu-fiction – Duarata: 84′
Cast: Gianna Coletti, Anna Coletti, Gianfelice Imparato, Anna Canzi, Elena Russo Arman, Urska Bradaskija, Luca Di Prospero
Uscita: 27 giugno 2013
Distribuzione: Parthénos
Sale: 10
L’amore per una madre su e giù dal palcoscenico
Un’attrice di teatro si prende cura della madre ormai anziana e non più autonoma. La quotidianità delle due donne si intreccia tra fiction e vita reale, delineando diversi quadri generazionali tutti al femminile. Gianna è una figlia con una madre abbastanza ingombrante a cui deve badare. Allo stesso tempo è un’attrice teatrale e sta per portare in scena uno spettacolo tra mille difficoltà. Non da ultimo è una donna, che vive una storia d’amore che sembra non trovare spazio. Mescolando i linguaggi del documentario, della finzione e del teatro, si racconta, con ironia, quanto può essere difficile ma anche meraviglioso prendersi cura di qualcuno.
Opera prima di Laura Chiossone, Tra Cinque Minuti in Scena, segna anche l’esordio della casa di produzione Mare Mosso del regista Luca Lucini. Tra realtà e finzione, con uno stacco netto di stile e regia utile per scandire i vari momenti drammaturgici, la storia ci trasporta, attraverso il linguaggio del teatro, nella vita di una madre e di una figlia, nelle tenere dinamiche del loro rapporto. Il genitore che regredisce allo stato di infante, con tutto il dolore, le angosce, le preoccupazioni del caso ma anche i momenti di infinita dolcezza che una tale condizione può regalare. L’intimità di un nucleo famigliare portata sul palcoscenico, come espiazione, specchio, valvola di sfogo ma insieme muro contro cui infrangersi e nella quale isolarsi.
Gianna, interpretata dalla magnifica Anna Coletti, sacrifica la sua vita, tra palco e realtà, citando una canzone, per dedicarsi a quella donna che ha dato tutto per lei, e non c’è spazio per la rabbia o la drammaticità, ma quando si sfiora il limite si alleggerisce il tutto con una bella battuta. L’anziana signora, interpretata dalla vera madre della Coletti, è una donna vivace, energica, nonostante gli acciacchi, vogliosa di raccontarsi e di cantare al suono di una chitarra.
Tra Cinque Minuti in Scena, nelle sale dal 27 giugno, è un bel film italiano, che, molto probabilmente, non avrà il risalto e l’accoglienza che merita come accade alle opere uniche nel loro genere, difficili da incasellare. Ma se si vuole recuperare un po’ di fiducia nel cinema nostrano, anche in quello privo di nomi di spicco e di lanci pubblicitari assordanti, questo film è da vedere perché c racconta un pezzo di vita vera, con dolcezza e ironia.
Voto: 6
Giada Valente
Conferenza stampa – Roma
Si è tenuta presso la Casa del Cinema di Roma la Conferenza Stampa del film d’esordio di Laura Chiossone, Tra Cinque Minuti in Scena, nelle sale dal 27 giugno. Il film racconta, tra finzione e realtà, la quotidianità di un’attrice alle prese con l’anziana madre non più autonoma. Presenti al’incontro con i giornalisti, la regista, la protagonista Anna Coletti e i produttori Luca Lucini per Mare Mosso e Marco Malfi Chindemi per Rosso Film.
Interviene Laura Chiossone che inizia così di spiegare la sua opera prima: ”L’idea di questo film nasce dal mio incontro personale con Anna. Ci siamo scambiate tante mail in cui lei mi raccontava di questa madre così ingombrante ma anche energica e della fatica del loro rapporto e poi sono andata a conoscerla di persona questa signora e mi ha colpito il suo senso dell’ironia, del melodramma e del sarcasmo. Così mi è venuta voglia di raccontare la loro storia. Da lì poi abbiamo capito che volevamo lavorare su tre livelli narrativi: il documentario, il teatro con lo spettacolo da costruire ed infine le scene dello spettacolo stesso. Penso che avere Anna in questo progetto abbia portato una vena di follia assolutamente straordinaria. Anni fa avevo pensato per il ruolo della madre a Mariangela Melato, ma era già molto malata e in effetti la vita poi ti stupisce perché guardando è impossibile non vedere la somiglianza tra Anna e Mariangela”.
#IMG#Prende la parola Anna Coletti: “Io sono onorata di questo paragone con la Melato naturalmente. Lavorare a questo film con mia madre è stato strano perché quello che vedete sullo schermo è davvero la nostra quotidianità, filmata attraverso una piccola camera. Mia madre poi è stata contentissima di finire al cinema anzi mi chiede di continuo quando facciamo un altro film”.
Conclude Luca Lucini: “Abbiamo subito creduto nel film di Laura perché crediamo che ci si debba aprire ad un cinema di alto contenuto. Nonostante c’erano delle difficoltà, ad esempio portare sullo schermo una storia che si snoda sue tre livelli non era una cosa semplice, ma abbiamo lavorato benissimo insieme e siamo felici del risultato. Il fatto che si sia affrontato un tema che spesso isola le persone, riuscendo, alla fine, a strappare un sorriso, per noi è già un gran risultato”.
Dalla nostra inviata Giada Valente