Scheda film
Titolo originale: Truth
Regia e Sceneggiatura: James Vanderbilth
Soggetto: basato sul libro “Truth and Duty: The Press, the President, and the Privilege of Power” di Mary Mapes
Fotografia: Mandy Walker
Montaggio: Richard Francis-Bruce
Scenografie: Fiona Crombie
Costumi: Amanda Neale
Musiche: Brian Tyler
Suono: Cary Clark
Australia/USA, 2015 – Drammatico – Durata: 121′
Cast: Cate Blanchett, Robert Redford, Dennis Quaid, Topher Grace, Elisabeth Moss, Bruce Greenwood, Stacy Keach
Uscita: 17 marzo 2016
Distribuzione: Lucky Red
Tutta la verità, nient’altro che la verità
Anno 2004. Alla soglia delle elezioni presidenziali statunitensi, in cui il repubblicano George W. Bush si ricandida, questa volta contro il democratico John Kerry, la trasmissione “60 minutes” della CBS, attraverso la reporter Mary Mapes (Cate Blanchett), la vecchia gloria del video Dan Rather (Robert Redford) ed un team da loro selezionato, innesca quello che verrà poi ribattezzato “Rathergate”, ossia la rivelazione di fonti secondo le quali Bush jr. sarebbe entrato negli anni settanta su raccomandazione nell’Air National Guard al fine, come altri rampolli dell’alta società, di evitarsi il Vietnam.
Appena la trasmissione va in onda, su internet cominciano a serpeggiare illazioni sulla non veridicità dei documenti mostrati, pur già fatti verificare da periti, ossia i rapporti del colonnello Killian presentati in copia dal colonnello Bill Burkett. Per i giornalisti inizia l’incubo di provare realmente quanto da loro raccontato, fino a doversi difendere legalmente contro la stessa emittente televisiva ed a mettere in serio pericolo le loro carriere…
Dallo sceneggiatore di solidi film come Zodiac (ma anche de Il tesoro dell’Amazzonia, dei due The amazing Spider-Man e di Sotto assedio – White house down), non ci si poteva aspettare migliore esordio alla regia. Con un imponente cast, che rispolvera nel ruolo chiave di Bill Burkett perfino un invecchiatissimo Stacy Keach, Truth, ispirato al libro della protagonista Mary Mapes “Truth and Duty: The Press, the President, and the Privilege of Power”, è un film che almeno per il pedigree che presenta non può essere che ben scritto.
Diviso in tre parti – la creazione della notizia e della trasmissione, i dubbi e le contestazioni ed infine il confronto con la CBS – la pellicola rinverdisce i fasti di film come Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula, che a sua volta affrontava un altro “gate”, grazie anche alla presenza dello splendido settantanovenne Robert Redford, ancora una volta nel ruolo di un giornalista coraggioso, quasi un Bob Woodward invecchiato. Sono trascorsi ben quarant’anni – anche se solo trenta separano i due “affair” – ma gli uomini e soprattutto i presidenti (repubblicani) non cambiano. Quello che cambia ed è cambiata è la società civile, che grazie ad internet è in grado oggi di smontare e contestare qualsiasi cosa, rendendo tutto più complesso e facendo diventare estremamente relativo il concetto di “verità”. Probabilmente Bush non la racconta giusta, avendo fatto realmente ciò di cui è stato accusato, ma il caos sollevato sposta l’attenzione su altro, su questioni tecniche poco importanti che però alla fine diventano il problema principale, vanificando l’incontrovertibile spunto di riflessione.
Pur nella sua lunga durata che supera di poco le due ore e con un avvio un po’ lento – inizia con Mary che si presenta dall’avvocato Dick Hibey per raccontargli la sua storia – Truth avvince lo spettatore con la forza delle immagini e delle parole, facendo di un atto di giornalismo discusso una prova di grande cinema.
Note: presentato come film d’apertura alla Festa del Cinema di Roma 2015
Voto: 7
Paolo Dallimonti