Regia: Jacques Audiard
Sceneggiatura: Tonino Benacquista, Jacques Audiard
Fotografia: Stéphane Fontane
Musiche: Alexandre Desplat
Montaggio: Juliette Welfling
Anno: 2005 Nazione: Francia
Distribuzione: BIM Durata: 107′
Data uscita in Italia: 11 novembre 2005
Genere: drammatico
Cast:
Tom Romain Duris
Robert Niels Arestrup

Un giovane è diviso tra la carriera del padre nel mondo degli immobili, fatta anche di criminalità e soprusi, e il richiamo della musica classica, che era appannaggio della madre. Tom (Duris) infatti è stato uno studente di musica, che con la scomparsa della madre, viene piegato alla “vocazione” del padre, anche se nel profondo del cuore ha il pianoforte.
Il film è sufficientemente abile a mostrarci la dialettica ed i dissidi interni del personaggio, un Romain Duris finalmente svincolato dal ruolo da classe media giovanile di oggi fatta di universitari o post universitari, e finalmente ci regala un repertorio ed un patrimonio espressivo di inquietudini che gli consente di dare corpo al suo talento d’attore.
Al film fanno anche da contrappunto volti e situazioni delle “banlieues” delle grandi città francesi, e una fauna di persone che vivono una condizione sociale di agi e violenze (i suoi soci nel campo immobiliare), che sono anche lo specchio fedele di una società piegata al profitto, al godimento predatorio e sfrenato, a una concezione consumistica, coperta da scelte e stilemi di perbenismo borghese e familiare.
Il film convince pur senza particolari acuti, ma le coerenti scelte espressive e l’accuratezza delle interpretazioni degli attori, lo rendono un’opera sicuramente interessante.
Brava anche l’ orientale che interpreta l’accademica di pianoforte, un’attrice cinese, che in questo ruolo relativamente marginale riesce a dare un’impronta decisa del carattere dei pudori del suo popolo.
Saranno determinate circostanze, anche profondamente drammatiche, a cambiare definitivamente la vita di Tom, con una (forse) definitiva risoluzione nella scelta che opera quando si trova di fronte un uomo di cui si potrebbe vendicare.
Buona prova del regista Jacques Audiard dopo il più riuscito “Sulle Mie Labbra”.

Gino Pitaro newfilm@interfree.it