Scheda film

Regia: Alina Marazzi
Soggetto e Sceneggiatura: Alina Marazzi e Dario Zonta, con la collaborazione di Daniela Persico
Fotografia: Mario Masini
Montaggio: Ilaria Fraioli
Scenografie: Petra Barchi
Costumi: Bettina Pontiggia
Musiche: Dominik Scherrer e Ronin
Suono: Vito Martinelli
Italia/Svizzera, 2012 – Drammatico – Durata: 83‘
Cast: Charlotte Rampling, Elena Radonicich, Valerio Binasco, Maria Grazia Mandruzzato
Uscita: 11 aprile 2013
Distribuzione: BIM

 Pauline è una psicologa…

Pauline è una psicologa che lavora a Torino, in un centro dedicato alle future madri e a coloro che madri già lo sono, ma che necessitano di venire accompagnate in un percorso di assistenza psicologica post-parto. Dopo qualche tempo al centro arriva Emma, una giovane attrice di teatro che ha da poco avuto un figlio e che instaurerà con la psicologa un rapporto molto particolare. Grazie ai dialoghi con Emma, Pauline ripercorrerà a ritroso tutta la propria esistenza.
Una film di solidarietà femminile che parte da una delle più complesse verità di ogni epoca, cioè l’importanza e la difficoltà di diventare ed essere genitore e di come ognuno di noi, e una donna in particolare, si pone di fronte ad una responsabilità di queste dimensioni. Il film di Alina Marrazzi, documentarista molto apprezzata e perfetta nel fotografare l’universo femminile in perenne mutamento, è costruito come un mix di finzione cinematografica unita alle reali testimonianze di vere madri che si stanno scontrando, o si sono scontrate, con i dubbi e le incertezze della procreazione. Il risultato finale non è però all’altezza delle aspettative, trasformando una splendida idea – parlare delle difficoltà di essere madri al giorno d’ogg – in un’accozzaglia lenta e frammentata senza capo né coda, causa una trama troppo dispersiva e con una caratterizzazione dei personaggi eccessivamente superficiale e ben poco approfondita. Un’occasione quindi sprecata per analizzare adeguatamente i dubbi e le incertezze che attanagliano chi decide, nonostante tutte le controindicazioni, di diventare madre negli anni duemila.

Voto: * *½

Ciro Andreotti