Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Paul Andrew Williams
Fotografia: Carlos Catalán
Montaggio: Dan Farrell
Scenografie: Sophie Becher
Costumi: Jo Thompson
Musiche: Laura Rossi
USA/Germania, 2012 – Commedia/Drammatico – Durata: 93′
Cast: Terence Stamp, Gemma Arterton, Christopher Eccleston, Vanessa Redgrave, Barry Martin, Taru Devani, Anne Reid
Uscita: 29 agosto 2013
Distribuzione: Lucky Red
Note e lacrime
L’anziano e burbero Arhtur accompagna spesso la moglie Marion in due posti: alle prove di un coro locale ed ai controlli oncologici per un tumore che la donna sta ormai combattendo da tempo. Quando portarla nel secondo luogo, a detta del medico curante, diventa inutile, cantare diventerà per Marion la principale ragione di vita. Grazie anche alla maestra Elizabeth (Gemma Arterton), per lo spigoloso Arthur sarà un modo per entrare in contatto con una disciplina, come quella del canto, sempre snobbata, ma anche per ammorbidirsi, soprattutto nei confronti del figlio James (Christopher Ecclestone), con cui non ha mai avuto buoni rapporti. Non sarà solo con la musica che Arthur dovrà confrontarsi…
Preparate i fazzoletti: come avrete giustamente intuito, la Marion del titolo, interpretata da Vanessa Redgrave, partendo già minata da una malattia tumorale in stadio avanzato, non arriverà viva alla fine del film. Ma il centro dell’attenzione del regista Paul Andrew Williams, che qui passa da thriller/horror inediti da noi al “dramedy”, non è la non più giovane inferma, bensì il suo scontroso marito Arthur, dal volto granitico del grande Terence Stamp, che ci riserverà parecchie emozioni.
Pieno di canzoni, da quella dell’inizio, “The most beautiful girl” di Charlie Rich, a “True color” di Cindy Lauper, fino a “How do I speak to an angel”, Una canzone per Marion esula per un soffio dalla triste categoria dei “geriatric movie”, entrando a pieno titolo in quella del film musicale, utilizzando brani cantati non molto conosciuti come veri e propri viatici per la redenzione e realizzazione dei suoi personaggi.
Ruffiano oltremodo, mirando spesso alla commozione, benché non troppo facilmente, come pure al divertimento grazie a gustose note comiche, il film di Paul Andrew Williams veicola messaggi piuttosto importanti quali la malattia, i rapporti famigliari, il tempo che scorre ed il potere terapeutico della musica ed ha come punto di forza i suoi grandi attori: una Redgrave professionale e funzionale alla parte di racconto in cui sarà presente, un Ecclestone giustamente calato in un ruolo poco grato, una Arterton scoppiettante ma anche misurata ed infine un impagabile ed impareggiabile Terence Stamp che, a settant’anni suonati, attinge a tutti i villain interpretati fin qui per portarne sullo schermo uno dal cuore tenero, che ha ancora qualche conto da regolare con la vita.
Voto: 7
Paolo Dallimonti