Scheda film
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Mario Bucci

Musiche: Antonello Papagni
Italia, 2015 – Documentario – Durata: 95’
Voce Narrante: Carlo Valli
Uscita: 29 gennaio 2015
Distribuzione: Dinamo Film

Sale: 10

Salvate la Bari… e il calcio di oggi

“Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio.”, Jorge Luis Borges

“Buonasera! Signori, questa è una storia di calcio, di pane e pallone. È un’impresa che le comparse hanno girato il mondo, questa è una storia di uomini. Se vi hanno insegnato che il calcio è una storia di soldi, noi la raccontiamo tutto il contrario. È un documentario? È una storia? No, no, no…no. È una storia di… calcio. È… nu ‘pricio’… è un ‘pricio’. Ricordatevi che è una storia del beeene contro il male. Buona visione!”
Questo l’inizio folgorante di Una meravigliosa stagione fallimentare, ad opera di un curioso signore ben vestito, i cui modi raffazzonati fanno pensare a “Cinico TV” di Ciprì & Maresco. Ma che cos’è il “pricio”? Semplice, in dialetto locale è l’entusiasmo, che a Bari nella stagione calcistica 2013-2014 non è mancato affatto.
Quel campionato per il Bari calcio si conclude con il mancato raggiungimento della serie A, ma quello che c’è da raccontare è molto altro, perché la stagione si può ricordare come quella della vera coesione fra la tifoseria e una squadra che per un anno ha praticamente navigato a vista, senza società e con il fardello di un fallimento che gravava sulla propria testa.
Il regista Mario Bucci, con il sostegno del comune del capoluogo pugliese, afferma sì ad inizio documentario di narrare una storia di calcio, ma lo dice per sdrammatizzare, per circoscrivere, per ridurre: nella realtà dei fatti c’è molto di più del semplice gioco del calcio che viene narrato nel corso dei seguenti 95 minuti. Un uomo travestito da gallo attraversa la città di Bari e accompagna una narrazione che parla di un gruppo di ragazzi, di calciatori, che un po’ per scelta, e molto per errore, si sono ritrovati uniti nella caduta agli inferi di una squadra ultracentenaria e nella sua incredibile risalita, durante il corso di un’annata sportiva che di sportivo ha avuto ben poco.
Lo spettatore può così riscoprire come, con un piede ben oltre la fossa del fatidico fallimento, la squadra del Bari – la Bari! – sia riuscita a cementarsi inizialmente sul campo, in virtù di brillanti risultati giunti del tutto inattesi, poi a risorgere grazie ad un acquisizione in extremis (da parte di Gianluca Paparesta che sottraeva una volta per tutte la squadra alla contestatissima famiglia Matarrese) nel corso dell’ennesima asta fallimentare, per arrivare infine alla clamorosa disfatta finale dell’eliminazione nei playoff contro il Latina. La storia però dice altro, qualche cosa che trascende il semplice rettangolo di gioco e le aule di un tribunale, qualche cosa che narra di affetti e conoscenze umane, qualche cosa che Bari ha saputo toccare con ben più di un dito, ovvero con un palmo ben aperto e che il regista Mario Bucci è riuscito a testimoniare con l’aiuto dei protagonisti di una meravigliosa stagione, fallimentare quanto probabilmente irripetibile.

RARO perché… benché riuscitissimo e dal significato universale, racconta un fenomeno locale.

Note: il film, uscito inizialmente solo in Puglia, prosegue il suo cammino in altre città d’Italia, tra cui Roma e Milano.

Voto: 8

Ciro Andreotti e Paolo Dallimonti