La sanguinolenta guerra tra Vampiri e Licantropi non ha mai fine, e quando le cose sembrano volgere verso un futuro più roseo per entrambe le specie, ecco che si risveglia Marcus (il primo vampiro a calcare terra umana) deciso a ritrovare e liberare suo fratello William (il primo tra i Lycan dalla furia e l’istinto incontrollabile) imprigionato 300 anni prima, per dare vita ad un’alleanza che porterà allo sterminio totale della razza umana e di coloro che si opporranno al loro regale volere.
Contro il suo disegno ritorna la bellissima Kate Beckinsale (Selene), spalleggiata dall’imprevedibile Michael, ancora allo scuro del reale potenziale dei suoi poteri….
Che dire? Film fantastico, riuscitissimo, di una potenza visiva inaudita. Un film che addirittura non ha quasi bisogno di essere recensito, le immagini si commentano da sole. Pubblicizzato almeno la metà di altre prime visioni (Saw 2, Creep il chirurgo, The descent) raggiunge la medaglia d’oro (creando peraltro il vuoto dietro di sé) dei film post invernali dopo una prima veloce visione.
Underworld è (datemi retta) il presente, e soprattutto il futuro, un futuro di sangue…
Effetti speciali alla Spielberg, colori che riportano in vita le gotiche ed oscure scenografie dei primi Hellraiser
e costumi a metà tra Matrix e Dark city, dialoghi serrati e potenti.
Stupendo l’inizio, il flash back ci riporta al XIII secolo in cui la nobile stirpe dei Vampiri combatteva con Licantropi che non avevano imparato ancora a rendere il loro aspetto umano, vista la furia e la sete di carne umana insita in ogni loro cellula, combattimenti surreali di una violenza sconcertante, ritmo ansioso e dinamico, regia pressoché perfetta, priva di lacune.
Si ritorna in men che non si dica al presente, ed è giunto il suo momento: Marcus si risveglia.
Ero rimasto francamente impressionato positivamente dalla crudeltà e dal fascino del conte Dracula di Ford Coppola e soprattutto dalla possenza di Drake di Blade Trinity…. Ma adesso ragazzi, si cambia davvero musica!
Non esagero quando affermo che il conte Dracula sia un principiante in confronto a Marcus, un vampiro perfetto, inimitabile, la morte che cammina, l’oscuro signore delle tenebre, un essere consacrato all’omicidio, paura del buio, la fine dei tempi materializzata. Insomma non ci sono abbastanza aggettivi per definire la forza di questo vampiro che sembra davvero imbattibile, Van Helsing non basta. Apocalittico.
Se ne è fatta molta di strada dalle pellicole storiche targate Murnau, Kinskj, Cristopher Lee, e Gary Oldman, questo è bene.
Finalmente troviamo sulla scena attori in grado di reggere il peso del personaggio interpretato, tutto questo non fa che aumentare la stima per il buon Len Wiseman che sembra aver azzeccato praticamente tutto: non trovo punti deboli in questo film, tutti i passaggi sono chiari e di una coerenza inaspettata (sto molto attento a queste cose nel giudicare un film), per non parlare della protagonista…Selene è in pratica una sorta di Trinity (from Matrix per chi non lo sapesse) succhiasangue, l’evoluzione di un’eroina stra applaudita e creata dai fratelli Wachowski, ma resa l’oscura principessa delle tenebre da Underworld Evolution! In ogni sua azione conserva sempre il lato umano, non uccide mai per puro divertimento, ha imparato a controllare la sete di sangue (diversamente dal mitico Blade).
Adoro questo film, un colossal della filmografia horror/vampiresca, guardatelo e riguardatelo, tutti.
Emiliano Sicilia